Serie D: 7 gare a Gerevini. Multa di 600 euro per Dolomiti e Mestre
Le decisioni del giudice dopo le partite del giovedì di Pasqua nel girone C

Le decisioni del giudice sportivo dopo la terzultima giornata di campionato nel girone C di Serie D, disputata il giovedì di Pasqua. Giorno in cui si è svolta anche la prosecuzione di Bassano-Mestre dell'andata.
Giocatori squalificati:
Sette gare: Gianmarco Gerevini (Luparense), "al termine della gara, per avere lanciato il pallone nelle vicinanze del direttore di gara e avergli rivolto espressione irriguardose allo stesso. Alla notifica del provvedimento disciplinare, si avvicinava con atteggiamento minaccioso al direttore di gara e gli rivolgeva espressione intimidatoria. Si rendeva necessario l'intervento dell'assistente arbitrale per interrompere la condotto dal calciatore. La condotta si protraeva fino all'ingresso negli spogliatoi".
Una gara: Riccardo Serena (Adriese), Filippo Peron (Calvi Noale), Mattia Cupani e Riccardo Pasquetto (Campodarsego), Ariel Reinero (Caravaggio), Emanuel Valenta (Chions), Massimo Bussi (Cjarlins Muzane), Cherif Diallo e Federico Fagan (Dolomiti Bellunesi), Tommaso Pegoraro (Luparense), Luca Piras e Marco Soprano (Mestre), Alberto Forlani (Villa Valle).
Entrano in diffida: Federico Bailo (Bassano), Valeriano Nchama (Campodarsego), Nicolò Simeoni (Cjarlins Muzane), Mattia Tardivo (Dolomiti Bellunesi), Fabio Basilisco (Montecchio Maggiore), Paolo Beltrame (Treviso).
Tecnici:
- squalifica di due gare a Massimiliano De Mozzi (Portogruaro), "al termine della gara, rivolgeva espressioni offensive e intimidatorie all'indirizzo di un calciatore avversario, tentando anche il contatto fisico senza tuttavia riuscirci per il tempestivo intervento dei propri dirigenti".
- entra in diffida Vinicio Espinal (Real Calepina).
Società:
- ammenda di 600 euro alla Dolomiti Bellunesi "per avere propri sostenitori nel corso della gara ed in più occasioni rivolto cori dal contenuto offensivo all'indirizzo del direttore di gara e dei giocatori della società avversaria".
- ammenda di 600 euro al Mestre "per avere propri sostenitori introdotto ed utilizzato materiale pirotecnico nel settore loro riservato (due fumogeni) e sul terreno di gioco (una bomba carta)".
