Serie D/C. Il Belluno passa a Sacile con una perla di Corbanese!
L'1-0 gialloblù arriva all'84', il vantaggio sui friulani sale a +5
Vai alla galleriaNella foto i festeggiamenti del Belluno sotto i proprio tifosi
Sacilese-Ital-Lenti Belluno 0-1
Sacilese (3-4-3): Favero*, Manucci, Beccia, Baggio, Manolache***; Favret, Craviari**, Boscolo Papo (42’ st Cima), Beccaro, Spagnolli* (38’ st Grion**), Sottovia.
A disposizione: 12 Andreatta****, 13 Carlon****, 14 Pederiva, 16 Stiso***, 17 Sakajeva***.
Allenatore: Mauro Zironelli
Ital-Lenti Belluno 1905 (4-2-3-1); Schincariol**; Pescosta**, Pellicanò** (23’ st Posocco***), Sommacal, Merli Sala; Masoch, Bertagno, Sadio Samba*** (11’ st Ruben D’ Incà), Duravia, Miniati (23’ st Mosca); Corbanese.
A disposizione: 12 Solagna***, 13 Paganin**, 15 Prunster**, 16 Moretti***, 19 Marco D’Incà*****, 20 Ruocco****.
Allenatore: Roberto Vecchiato
Arbitro: Cosimo Cataldo sez. aia di Bergamo
Assistente n° 1: Collesano sez. aia di Reggio Emilia
Assistente n°2: Taccone sez. aia di Parma
Reti: 39’ st Corbanese
Note. Pomeriggio grigio accompagnato da una fine pioggia, temperatura di 18 gradi, terreno in buone condizioni, spettatori 400 circa con discreta affluenza bellunese.
Ammoniti: Biasi Manolache, Manucci, Pescosta, Boscolo Papo, Favret, Bertagno, Posocco
Recupero: pt 1’ st 4’
(***) Under a referto gara: *’94, **’95, ***’96, ****’97, *****’98
Sacile. Un calcio alla cabala… L’Ital-Lenti Belluno 1905 se lo inventa con una sublime giocata da cineteca di Simone Corbanese che ha regalato ai gialloblù dolomitici l’intero bottino e l’allungo a +5 sui friulani. Il Belluno con questo successo si concede il bis nei sette incontri disputati al “XXV Aprile” e anche nell’acuto di qualche stagione fa, il gol lo realizzò il n° 9, Marjanovic. Nell’Ital-Lenti Belluno 1905 mister Roby Vecchiato (ex centrale liventino di quattro stagioni fa) si gioca tutti e tre gli ex a disposizione: Bertagno, il “cobra” Corbanese e, a sorpresa, al posto dell’annunciato Posocco getta nella mischia Samba Sadio. Sul fronte di casa mister Zironelli perso per squalifica del terzino Peressini ’96, fino a poche ore dal match mischia le scelte sull’impiego di Biasi Manolache (difensore) in alternativa all’attaccante Sakajeva, ex Pordenone, entrambi del ‘96. La scelta definitiva cade su Biasi Manolache che completa il reparto arretrato mentre il tridente, Sottovia, Beccaro, Spagnolli, non si tocca. Una variante sulla mediana il tecnico di Zanè la apporta con l’impiego dal 1’ di Craviari, più incontrista di Grion. La giornata uggiosa e la diretta televisiva tolgono alla partita una buona fetta di pubblico. All’entrata delle squadre sul manto erboso del “XXV Aprile” è eccellente, il fondo del terreno di gioco dà ampie garanzie di tenuta, ma nel corso della prima frazione in cui scende una fine pioggia, qualche elemento nelle giocate sullo stretto manifesta una precaria stabilità negli appoggi.
Il Belluno ha un’ impatto meno timoroso e al 14’, a completamento della fase di studio e Duravia a finalizzare uno shot destro a fil di palo. E’ una Sacilese che nelle retrovie evidenzia una eccessiva permissività e al 18’ è Masoch dal limite a “limare” la base del montante alla destra di Favero. Mister Zironelli da bordo campo non gradisce l’atteggiamento sufficiente dei suoi ragazzi la strigliata a Baggio e soci è un messaggio a scuotersi. Lo fa subito Beccia al 19’: sulla corsia l’ex Bassano non trova freno nel disattento Samba Sadio che si perde l’avanzata del laterale di casa, il centro è una palla scodellata col contagiri, ma l’incornata in sfondamento di Beccaro con l’intera porta a disposizione esce incredibilmente oltre la traversa. La formazione di casa col passare dei minuti cresce a vista d’occhio e la presenza in campo si nota sui suggerimenti dettati da Favret. La parte centrale della prima frazione vede i liventini attaccare con maggiore convinzione e al 32’ Beccaro prova a riscattare l’erroraccio precedente con una staffilata che non inquadra i legni protetti da Schincariol. Il finale regala il crescendo ospite. Il Belluno attacca e lo fa con più uomini. Al 40’ nel portare a compimento una rapida azione articolata negli spazi stretti, i gialloblù liberano al cross Duravia, l’ala fionda il cuoio a centro-area e Manucci ostacola fallosamente lo stacco del “cobra” Corbanese che affossato in prossimità dell’area di porta si guadagna il penalty. L’arbitro Cosimo Cataldo indica il dischetto e estrae il “giallo” al difensore bianco-rosso. Di trasformare il rigore s’incarica l’ex Corbanese. Il capitano gialloblù prende una lunga rincorsa, ma angola troppo il piattone e la palla esce abbondantemente a fondo tra lo stupore dei tifosi bellunesi. Nel finale di tempo la Sacilese ha una parziale fiammata e la girata da sottomisura supera di pochi centimetri la trasversale.
Nel secondo tempo i match offre sprazzi di bel gioco, ma le due squadre lo fanno con le maglie molto lunghe. Il gioco in più occasioni è sviluppato dall’iniziativa del singolo. La Sacilese nella battute iniziali cerca di approfittare delle velocità dei propri avanti con l’intento di sgretolare la solida retroguardia bellunese dove vigila con personalità Merli Sala. All’8’ i padroni di casa nel mettere in vetrina la fantasia e la rapidità dei propri solisti vanno vicinissimi al vantaggio: è un’invenzione di Dario Sottovia a creare il panico nell’uno contro uno con il diretto avversario. Il guizzo è di rilievo, la conclusione a incrociare è una giocata balistica di effetto, ma sul diagonale c’è la manona del trevigiano Schincariol a negare il gol. Scampato il pericolo la formazione di Vecchiato affida la propria inventiva ai calci piazzati di Duravia, fiondati nel mucchio e per la testa del “cobra” Corbanese che mai eccelle tra Baggio e Manucci. E il gioco col passare dei minuti ristagna in un palese equilibrio che produce qualche corner in cui le avanzate due lunghi delle rispettive formazioni si rivelano corse senza fine… La partita sembra adagiarsi su un salomonico pareggio. Ma sotto la luce artificiale s’illumina il “cobra” al veleno. E’ il 38’…S’inventa tutto Corbanese, che sulle sponde del Livenza ben ricordano: il capitano gialloblù dopo 84’ in naftalina, uscito dalle tenaglie dei due centrali di casa, prende campo e da trenta metri estrae dal cilindro una bomba di collo destro che va dritta all’incrocio del pali. Per Simone Corbanese è la liberazione e la gioia il capitano corre a viverla con tutta la panchina. La fucilata rivaluta così la prestazione del centravanti che sprizza gioia da tutti i pori e a fine gare dopo lunga intervista di Raispot stringe la propria enfasi con mister Vecchiato più che mai soddisfatto del biliz dei propri ragazzi.
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