Serie D: sei gol al Rocco di Trieste. Il Giorgione però va ko. 4-2!
Di Vigo e Mattioli le reti dei veneti...
Triestina-Giorgione 4-2
Triestina: Di Piero**, Crosato****, Giannetti, Spadari*, Piscopo, Fiore, Proia (43’ st Aquilani), Arvia, Milicevic (31’ st Celli*), Manzo** (10’ st Giordano**), Rocco
A disposizione: 12 Zucca****, 13 Ventura***, 14 Antonelli , 15 Chindiot, 17 Sittaro*, 19 Gusella,
Allenatore: Giuseppe Ferrazzoli
Giorgione 2000: Bevilacqua, Prosdocimi*** (10’ st Zanin***), Maran*, Fontana** (10’ st Eberle**), Vio**, Giacomazzi**, Episcopo, Vigo, Gazzola, Mattioli, Baggio (22’ st Podvorica)
A disposizione: 12 Pazzaia***, 13 Dotti***, 16 Donè , 17 Nenzi**, 18 De Stefani**, 19 Bizzotto
Allenatore Antonio Paganin
Arbitro: Domenico Palermo sez. aia di Bari
Assistenti: Forlani sez. di Pescara e Rizzo sez. di Bologna
Reti: 28’ e 29’ pt Manzo, 22’ st Rocco, 26’ st Vigo su rigore, 28’ st Milicevic, 29’ st Mattioli
Note. Pomeriggio di pallido sole accompagnato da una brezza, terreno in buone condizioni, spettatori 2000 circa.
Ammoniti: Piscopo, Crosato (T); Baggio, Episcopo e Bevilacqua
Recupero: pt 1’ st 4’
(*) i fuoriquota del confronto: *’94, **95, ***’96, ****’97
Trieste. Il vento del Golfo spinge la Triestina verso la scalata. Al “Nereo Rocco” dallo scorso gennaio è un’altra musica e le speranze di salvezza dell’ Unione sono reali dopo l’acuto sui castellani. Oggi contro il Giorgione 2000 gli alabardati ringalluzziti dal tonico successo di Valdagno (Altovicentino), hanno dato prova di coraggio e determinazione ripagando le aspettative dei tifosi più incalliti e soprattutto i fedelissimi della “Curva Furlan”. La Triestina per attraccare al molo salvezza doveva assolutamente vincere il test casalingo contro i trevigiani di “Tony” Paganin per accorciare il divario sui rosso-stellati e tentare un primo aggancio al Legnago impegnato a Fontanafredda terreno, il “Tognon”, dove Proia e compagni vi hanno lasciato l’intera posta.
Da quel momento l’asticella giuliana ha segnato in positivo con 5 pareggi e due successi, sette turni sì (oggi sono otto), che hanno raddrizzato la barca a vela…I ragazzi di mister Ferrazzoli nel tentativo di coronare la risalita più rapidamente possibile non hanno inserito il turno ma hanno approcciato il 2015 in maniera positiva convincente caratterizzata da una navigazione monitorata. Lo testimoniano i pareggi di Sacile è l’acuto di sette giorni fa in terra vicentina sulle sponde dell’Agno, mala meta è ancora lontana. Il Giorgione formato esterno nel mettere piede sul manto erboso triestino non gode di ottima salute e nel girone di ritorno i castellani nella gerla hanno depositato un solo pareggio, a Tamai. Troppo poco per costruire la salvezza sul terreno di casa. Al “Rocco” si respira un’aria diversa la fede alabardata dopo settimane nella penombra ha fatto nuovamente sentire il proprio calore e Daniele Rocco e compagni questo l’anno avvertito.
La Triestina dopo una lunga fase di studio al 28’ forza i tempi e in 60” mette a sedere le velleità ospiti. Manzo si rende promotore di una iniziativa personale e di destro realizza il vantaggio. 1’ dopo lo stesso Manzo bissa il verdetto: la mezzala favorito da un rimpallo insacca il due a zero. Il “Rocco” gongola e la Triestina va al riposo comvinta di aver messo i sigilli sui tre punti. Nella ripresa i “muli” triplicano con Rocco da azione d’angolo: Proia pennella sul primo palo, la respinta alta di Bevilacqua è intercettata da Rocco che fa cadere il pendolo e di mezzo volo fa partire la legnata vincente. Il Giorgione si vede ringhioso a risultato compromesso: al 26’ i castellani riducono il divario con un rigore di Vigo.
Il tam-tam non da tregua e le emozioni si susseguono. Al 28’ su una palla persa da Maran, l’avvoltoio Milicevic ne approfitta punta Bevilacqua e con un tiro frontale supera il desolato Bevilacqua. Al 29’ la partita passa all’archivio. Il 4-2 finale è favorito da un’ altra mischia nei sedici metri e Palermo ravvede gli estremi di un fallo e assegna il penalty al Giorgione. Mattioli dagli undici metri si fa parare il tiro e sulla ribattuta è lesta la mezzala a ribadire in rete il centro personale.