Nella galleria fotografica: i due mister Zaia e Zorzetto, a confronto.

E’ voilà…Entra in campo il 1° trofeo regionale: è la Coppa Veneto di Seconda Categoria. Domani sera al comunale di Martellago (in tribuna nel parterre si annuncia il pienone) non meno di 900 presenze faranno da cornice alla finalissima 2014-15. Da un primo sondaggio saranno almeno 5/600 i sostenitori che saliranno dal Polesine; la risposta trevigiana non sarà inferiore visto il grande rumore che si creato intorno all’avvenimento che muoverà da Gaiarine e Francenigo, i due centri coesi in un unico club, l’UnionGaia FG, ben quattro pullman e un nutrito seguito di appassionati in trasferta con mezzi propri. Il numero di presenze che tiferanno i colori giallo-verdi si aggirerà sulle 400 unità e non mancheranno sui due versanti, separati da un cordone di sicurezza, le coreografie di rito accompagnate dal frastuono di incitamento. Porto Viro e UnionGaia FG si presenteranno al faccia a faccia da imbattute. Un percorso netto che i polesani hanno intervallato con un solo pareggio, nella terza giornata del turno eliminatorio di settembre contro il S. Vigilio Adria. I restanti test hanno coniato tutti successi. I ragazzi di mister Roberto Zaia hanno messo in fila: Villadose, Rosolina e S. Vigilio Adria. Nel turno seguente è stata la volta del Medio Polesine, il cammino è proseguito con l’eliminazione del Nuovo Audace Bagnoli, del Bagnoli, dello Janus Selvazzano Dentro, con il rush finale sui 180’ dove i biancocelesti hanno messo i lucchetti sulla finale estromettendo il qualificato Le Torri Quartesolo. Va sottolineato che nelle ultime due tornate, Zainaghi e compagni hanno piegato la resistenza e l’ambizione di due leader: lo Janus capolista del girone M e il Le Torri, leader del girone E.

Un percorso netto lo ha pure tracciato l’ UnionGaia FG di Mauro Zorzetto. Il team preso in consegna all’inizio di stagione da Ernesto Soldan, poi esonerato, aveva rotto il ghiaccio stagionale assicurandosi il quadrangolare introduttivo relegando a comprimarie: il Campolongo Conegliano, il Cimapiave e il Parè Conegliano. Nell’intercalare i passaggi e la scalata verso la finale, i gialloverdi (la maglia-scaramanzia di coppa copia nella forma e nei colori quella del Celtic Glasgow…) hanno in seguito escluso il Cappella Maggiore, l’Ardita/Breda, la Juventina Polaris, il Bibione e nel doppio confronto i veronesi del Bovolone. Passaggi intervallati dal pareggio iniziale contro il Cimapiave e due code di rigore…Con il Cappella Maggiore nei 32esimi e la Juve Polaris Mugnai negli ottavi.

Ora si va in campo. La partita si snoderà sui canonici 90’. I due mister nel faccia a faccia escludono gli extra-time, i tempi supplementari e gli eventuali calci di rigore. Sul versante rodigino mister Zaia punta la spada. La finale di coppa è uno dei traguardi “Top 2015” che il club si era prefissato al via della stagione? “L’obiettivo comune è coronare il salto di categoria... Puntavamo a farlo in campionato. La Coppa Veneto, la seconda opzione stagionale, non l’ abbiamo mai snobbata. Era e ora è il secondo jolly in grado di regalarci questa speranza. Con tanta fatica, ma con l’entusiasmo a mille siamo arrivati a completare il cammino e il traguardo della finale non va considerato un ingresso da una porta supplementare”.

Un flash sul campionato: Medio Polesine più forte o più costante?

“Direi più costante. La posizione raggiunta gli rende merito di quanto hanno saputo costruire nel corso della stagione. Certo che noi negli scontri diretti abbiamo lasciato 5 punti. La sconfitta subita in casa è costata parecchio. Tre giorni prima avevamo giocato un turno di coppa dispendioso e  gli infortuni in quei 90’ hanno pesato a loro favore”.

Dell’ UnionGaia FG quali referenze ha avuto?

“Di una squadra che raggiunge una finale si cerca di carpire le cose migliori. Non le svelo ma avremo il massimo rispetto per i nostri avversari. Confido sulla forza e l’esperienza dei miei ragazzi in grado di chiudere il match nei 90’… ”.

L’11 della finale, salvo il forfait dello squalificato Biondi, sarà al top?

“E’ la defezione che ci portiamo in dote dalla gara di semifinale contro il Le Torri. Concediamo ai nostri avversari un giocatore fondamentale del nostro scacchiere, ma il sostituto sarà di pari valore”.

Sul fronte trevigiano le vicende del campionato e la finale di coppa, in poche settimane hanno fatto schizzare verso l’alto l’asticella dell’ottimismo e dell’autostima nell’ambiente gialloverde. L’anticipo di venerdì vinto contro il Cappella Maggiore è stato un toccasana per preparare nei minimi particolari il  big-match. Sabato alla luce del sole (tecnica, palle inattive e tattica, il lavoro di base) e ieri sera (di lunedì) con la rifinitura, l’ Union ha scaricato le tossine del campionato e messo nelle gambe le giuste energie da sprigionare mercoledì sera.

E’ un Mauro Zorzetto che ci fa penare il contatto fino alle 22,05,ma alla fine il mister c’è, carico come una molla. Mister Mauro Zorzetto è già in clima finale?

“E’ il primo impegno ufficiale della settimana e quindi è giusto che i miei pensieri rivolgano tutta l’attenzione su questo obiettivo che segnerebbe in positivo il giovane cammino dell’UnionGaia. La finale? Direi che nel mio modo di pensare questo è un punto di partenza. Il campionato purtroppo non ha rispecchiato il nostro valore e la forza di questi ragazzi. Solo ora, dopo mesi di lavoro sodo, si sono convinti di essere in grado di vincere contro qualsiasi avversario”.

L’ UnionGaia che intende schierare a referto sarà l’undici titolare o la finale e l’avversario imporranno qualche correzione tattica? “

I ragazzi sono tutti a disposizione. Valuterò e scioglierò le mie riserve solo dopo aver messo piede sul terreno di gioco (ore 18) a Martellago. Gli 11 titolari a cui assegnerò le maglie dovranno scendere in campo concentrati e motivati a dare il 110%  negli interi 90’“.

Domenica ha “spiato” il Porto Viro nella trasferta di Grignano, che idea si è fatto? “Incontreremo una formazione organizzata, esperta, ordinata, in grado di fare la differenza con più solisti. Noi proveremo a fermarli con le dovute contromisure e una prestazione di assoluto carattere e agonismo”.