Il Mestre non fa sconti e abbatte con un poker la resistenza del Monte
Il buffo Dario Sottovia. Dal suo cilindro di lana ha estratto altri due gol...
Mestre-Montebelluna 4-0
Mestre (4-4-2): Gagno**; Persello***, Veronese, Dell’Andrea**, Gritti; Bartoccini, Pettarin, Boron (18’ st Boscolo Papo), Casarotto*; Sottovia (29’ st Kabine), Bussi (18’ st Beccaro).
In panchina: 12 Pusca**, 13 Politti, 14 Bonetto**, 15 Fabbri, 17 Tasca***, 18 Zecchin
Allenatore: Mauro Zironelli
Montebelluna (4-3-1-2): Milan, Cosner, Biasi Manolache*, Diop** (32’ Diego De Martin****), Tonizzo; Perosin, Savi**, De Vido; Pangrazzi*** (15’ st Davide De Martin*) Velardi, Soncin (28’ st Callegaro***)
In panchina: 12 Bettin*, 14 Dal Maso**, 17 Fabbian, 18 Fornasier****, 19 Fasan**, 20 Zago****
Arbitro: Marco Stampatori sez. di Macerata
Assistente n° 1: Tomarchio sez. di Ravenna
Assistente n° 2: Triaco sez. di Modena
Reti: 10’ pt e 23’ st Sottovia, 43’pt Bussi, 39’ Kabine
Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 11 gradi, terreno in buone condizioni, spettatori 550 circa
Recupero: pt 1’ st 4’
(****) under della partita: *’96, **’97, ***’98, ****’99
Mogliano Veneto. Un pugno alla cabala… Il Mestre colleziona la 17^ vittoria stagionale, da sedici turni non conosce sconfitta, e la sua cavalcata, continua... In attesa di ricevere e abbattere il 17° ostacolo, il Campodarsego, l’antagonista che gli ha inferto l‘unica sconfitta della stagione, l’undici di Mauro Zironelli nel recupero pomeridiano ha messo la museruola al Montebelluna sceso a Mogliano rinfrancato dai tre punti conquistati a Verona (Vecomp), ossigeno per una classifica “out” che si era aggravata con le tre sconfitte filanti seguite al successo esterno di Vigasio. Il versante veronese a quanto pare porta bene alla formazione trevigiana, ma nella trasferta sul Terraglio le cose non sono andate per il verso desiderato.
Il primo sbarramento nel dare la caccia al gol è il giovanissimo Gagno, un ex della “cantera” biancoceleste, passato per due stagioni al Brescia Primavera e ora a difesa dei pali del Mestre. E’ un Mestre rimodellato rispetto alla trasferta di Cordenons. Due i titolari impiegati tre giorni fa in Friuli: Gagno e l’estrema Bussi. E’ una formazione rivoluzionata l’undici schierato a referto dallo “Ziro”, Un puzzle affidabile con la cerniera difensiva garantita dall’esperienza e duttilità di Veronese e Gritti; la mediana affidata alla bacchetta di Pettarin conta sul dinamismo di Bartoccini e Boron, mentre in avanti torna Dario Sottovia al cui fianco si alternano Bussi e Casarotto. Anche nel Montebelluna mister Zulian aggiusta un paio di posizioni con il rientro di Biasi Manolache sul lato sinistro (questo comporta l’avanzamento di De Vido) e l’impiego dietro le punte Velardi e Soncin (in totale ombra…) del baby Pangrazzi al posto di De Martin, cecchino a Verona. Al fischio d’inizio del marchigiano Stampatori è la capolista a far gioco.
E’ il solito fraseggio “melinato” con repentini cambi di ritmo e improvvise verticalizzazioni, un modulo targato Zironelli frenare i tempi del pressing trevigiano. E’ un Montebelluna che mai riesce a prenderla. Davanti alla fitta ragnatela di passaggi esercitata dagli arancio-nero, i ragazzi di Zulian soffrono le pene dell’inferno e al 10’ sull’improvvisa avanzata del mancino Veronese, sganciato lungo l‘out dall’immediata apertura della mediana, il vice-capitano scodella una palla tagliata a mezza altezza per l’entrata della “faina” Dario Sottovia che brucia la difesa biancoceleste e insacca da sotto. E’ un gol che pesa come un macigno sul recupero dei trevigiani. Il Mestre ottenuto il vantaggio non si scuote più di tanto, continua a muovere palla e fare sfoggio di praticità balistica, senza dare precisi riferimento ai montelliani. Il Montebelluna intorno alla mezz’ora abbozza un timido pressing e conquista in corner. Sulla traiettoria spiovente dalla bandierina, la difesa di casa va nel panico, il pallone taglia l’intero specchio della porta difesa da Gagno, ma né Velardi e nemmeno Soncin approfittano dello sbandamento per fissare il pareggio. Scampato il pericolo la capolista torna padrona del pallino del gioco e nei minuti finali sulla leggerezza palesata sulla trequarti dai biancocelesti nel dare sviluppo al fraseggio, è Bussi ha impossessarsi del pallone. L’ex attaccante di Triestina, Portomanuè e Ancona s’invola verso Milan che infila sotto il corpo di precisione. Nel secondo tempo è lo spinoso Dario Sottovia a cercare il bis che al 10’ la traversa gli nega. La supremazia territoriale dei padroni di casa non dà tregua e al 21’ Casarotto a colpire il secondo legna della partita. Al 23’ prima di lasciare il terrno di gioco a favore di Kabine, il top-bomber Sottovia piazza la zampata con la doppietta personale girando a rete di mezzo volo il pallone che vale il tris e gli permette di riprendersi il trono dei cannonieri con 15 gol e superare Lauria sotto a 14. Non pago del largo successo al 39’ anche Medhi Kabine si prende il proprio spazio insaccando con una spettacolare rovesciata il cross pennellato da Beccaro: e’ una “forbice” che la punta marocchina prepara con astuto appoggio sul difensore per poi alzarsi spalle alla porta e insaccare un gol da applausi.