Allievi Regionali. Il Vittorio V.to piega il Cornuda e spunta il Rosà
I rossoblù al concomitante pareggio dei bassanesi conquistano la vetta, in solitario
Vai alla galleriaVittorio Veneto-Cornuda Crocetta 1920 3-1
Vittorio Veneto: Brescacin, Mognoli (1’ st Sciubba), Breda (21’ st Ravara), Sanogo, Badio, Saccon, Oikri (8’ st Lazri), Zambon (21’ st Bortoluzzi), Fumagalli (8’ st Ndyaie), Brait, Cella
In panchina: 12 Favaretto, 18 Lavina
Allenatore: Dario Fadelli
CornudaCrocetta 1920: Basso, Gallon, Comaron, Loro, Morosin (34’ st Pincin), Marsura, Bortolin Buratto, Hasa, Gallina (17’ st Bakhakh), Quagliotto
In panchina: 12 Piccolo, 13 Sinameta
Arbitro: Umberto Prignano sez aia di Conegliano V.to
Reti: 28’ pt e 38’ pt Badio, 32’ pt Brait, 4’ st Quagliotto
Note. Mattinata fredda, temperatura di 3 gradi terreno secco e ghiacciato, spettatori 120 circa.
Ammoniti: Quagliotto, Fumagalli, Sanogo, Brait
Espulso al 28’ st (doppio giallo Brait)
Recupero: pt. 1’ st 4’
Vittorio Veneto. Nel “fortino” di casa, il Centro Sportivo “Marco Polo”, i baby rossoblù continuano a inanellare punti, e con l’ennesima vittoria, l’8^ filante, l’aspirazione di conquistare il prestigioso torneo Elitè (due i team ammessi), è sempre più forte. A contrastare i ragazzi di Dario Fadelli c’è un Rosà che arranca, ma non si arrende. Un segnale stamane è comunque arrivato, perché i bassanesi, co-capolista, con il pareggio casalingo hanno dato via libera ai rossoblù. La coppia-guida, è… scoppiata. In serie positiva cinque turni (15 punti) successivi alla sconfitta di Rosà, i padroni di casa in mattinata hanno così centrato 8° successo al “Marco Polo”. Il CornudaCrocetta 1920, corsaro in tre trasferte, nel confronto con la capolista ha giocato una gara diligente, arginando in più occasioni l’avanzata rossoblù. Il Vittorio sul piano del palleggio ha patito il terreno secco e ghiacciato. Poche le accelerazione da parte dei padroni di casa che hanno badato a sciorinare un fraseggio corto e sicuro, puntualmente disturbato dal pressing biancoceleste. Il via alle ore 10,32 dopo il 1’ di silenzio per ricordare le vittime dell’Abruzzo. I ragazzi di mr. Fadelli si fanno vedere al tiro al 14’ con una conclusione di Brait che sfila a pochi centimetri dai pali montelliani. Insiste la capolista e al 19’ è il legno alla destra dell’ottimo Basso a negare all’estroso attaccante rossoblù il sigillo del vantaggio. Brait pescato al limite dell’area, converge al tiro all’altezza della lunetta, ma il destro radente non va a segno. Il primo sigillo del match lo mette a segno il piede felpato di Badio al 28’: il piazzato da posizione centrale s’insacca alla destra di Basso che segue la traiettoria in gol. Sbloccata la gara il Falmec assume l’iniziativa che induce l’arretramento tattico dei biancocelesti Al 32’ arriva il raddoppio di Brait. Mognoli dal settore destro fionda il cuoio nei sedici metri, l’estroso attaccante di casa uncina il pallone di fino e in rapida rotazione dal dischetto del rigore fissa il 2-0. Su palla inattiva, al 38’, matura il terzo gol che chiude la gara. E’ ancora Badio a firmare il sigillo della sicurezza: il pallone calciato di interno destro assume una traiettoria molto arcuata che supera Basso inutilmente lanciato sulla traiettoria. Il tris di vantaggio non frena lo slancio dei padroni di casa che controllano con efficacia la zona nevralgica del campo e concedono poco al rilancio ospite. Nel secondo tempo mister Fadelli opera l’ampia rotazione della panchina e la squadra smarrisce le distanze e la fluidità nel giro-palla. Il CornudaCrocetta ne approfitta e al 4’ su calcio piazzato da 30 metri è capitan Quagliotto a infilare il cuoio sotto la traversa della porta difesa da Brescacin con un siluro imprendibile per il portiere di casa. Il gol della bandiera è il giusto premio per la propositiva prestazione dei biancocelesti che tengono bene il campo ma di rado si rendono pericolosi. Nei finale la nota negativa è l’espulsione di Brait: l’attaccante ammonito per proteste per una carica veniale, in mischia-pressing al limite dell’area ospite ha rifilato un calcione a un avversario e l’arbitro giustamente l’ha sanzionato con il “giallo/rosso” che gli costerà almeno due turni.
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