Allievi Elite B. La Liventina passa a Celarda e blinda il 2. posto
Vai alla galleriaNella foto: la Liventina Allievi Elite scesa in campo a Celarda/Feltre.
Union Feltre-Liventina 0-1
Union Feltre: Campigotto, Paludetto, Bettega, Capra (23’ st De Carli), Andretta, Trevisan, Coppe, Casagrande (37’ st Osti), Stefani, Bordin, Costa
In panchina: 13 Raveane, 15 Herrera, 17 Mores
Allenatore: Mauro Cappellaro
Liventina: Marchese, Ferrati, Travanut, Bazzo, Basei, Trevisan (18’ st Akowauan), Ntsama (25’ st Zapperdoni) , Cescon (41’ st Folldor), Costa (1’ st Leorato), Spadera, Bagosi
In panchina: 12 Gallo, 13 Gollino, 17 De Luca
Allenatore: Pierantonio Baruzzo
Arbitro: Giovanni Cescato sez. aia di Belluno
Reti: 16’ st Spadera
Note. Mattinata soleggiata, temperatura di 11 gradi, terreno in fondo sintetico, spettatori 120 circa.
Ammoniti: Ferrati, Travanut e Trevisan (L); Trevisan e Costa (F)
Recupero: pt 1’ st 4’
Celarda di Feltre. La Liventina, canta vttoria… Nello “spareggio” per la piazza del girone B del torneo Allievi Elite (ai bianco-verdi indirizzati come “piazzata” alle finali regionali, farà buona compagnia la capolista Montebelluna), l’undici mottense reduce dal kappaò dolomitico di Belluno, ha messo una toppa al suo claudicante trend. I trevigiani non vincevano in esterna dal 19 febbraio, unica gara del girone di ritorno. Il successo sul rettangolo feltrino ha permesso ai ragazzi di nr. Baruzzo di coniare i tre punti indispensabili per conservare le aspirazioni di damigella. La partita giocata sul sintetico di Celarda non è stata esaltante. Sul piano del palleggio e nei movimenti di squadra troppe le incertezze affiorate. La lunga trasferta, 89 chilometri, il peso del risultato da conquistare, la delicata posizione dei bianco verdi a rischio sorpasso e mettiamoci pure l’ora legale, tutto ha contribuito a rendere il match infruttuoso, fumoso, a tratti evanescente. Del primo tempo c’è poco da raccontare. Tanti i palloni contesi sulla linea mediana, ma mai una squadra ha saputo imporre la giusta cadenza. La Liventina si è limitata a contenere; meglio sicuramente la volenterosa band di mr. Cappellaro chiamata a osare con concretezza, ma imprecisa e frenetica nella finalizzazione. Il primo raggio di sole lo offre la puntata dell’Union Feltre che su uno dei sei calci d’angolo della prima frazione si fa notare in acrobazia con l’avanzato Trevisan; l’incornata si perde alta. L’ Unione prova ripetutamente a forzare il blocco difensivo bianco verde e lo fa soprattutto con le accelerazione di Coppe, dinamico e incisivo nella progressione, ma sprecone è poco cinico nel concludere. La prima frazione vola via con qualche protesta di casa per un penalty non concesso dal fischietto bellunese Cescato che ha diretto in maniera saggia.
Nel secondo tempo il confronto giocato a briglie sciolte, è lievitato nel’interesse. La gara si rivelata scorrevole con frequenti e veloci cambi di fronte. L’Union Feltre in avvio si fa carico della spinta più marcata e al 14’ è Bordin a infilare la retroguardia di casa: arrivato a tu per tu con Marchese, l’estremo bianco verde in uscita bassa gli chiude lo specchio della porta e la battuta ravvicinata picchia sul corpo del n° 1° trevgiano. Immediata è la reazione dei ragazzi di Baruzzo: è l’iniziativa personale di Spadera a togliere le castagne dal fuoco: il trequartista si fa consegnare palla, accelera, guadagna la linea di tiro e dai 20 metri sfodera un rasoterra che non dà scampo a Campigotto proteso vanamente sulla traiettoria. I restanti minuti del confronto vedono l’undici di Cappellaro, farraginoso nelle conclusioni, attaccare a tavoletta e nel contempo esporsi al contropiede ospite. Grosse occasione il finale non ne ha messe in luce salvo; una sola palla sfuggita alla presa a terra di Marchese non è stata sfruttata dal centravanti Stefani irruente nel cercare il tap in da sotto e beffato dal pallone in uscita sul piede di sinistra. Alla fine l’esultanza bianco-verde è motivata da pesantissimo successo sulla diretta rivale, ma sul piano del gioco e della coralità almeno 3/4 giocatori non sono mai entrati in partita. Il migliore in campo, senza ombra di dubbio Spadera, l’ago… del match
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