Zuliani & De Gennaro, Belluno sorpresa finale? No, piacevole realtà...
Gli Allievi Elite di Renato Luaria piegano con un tris i Nazionali del Pordenone
Vai alla galleriaNella foto: l' Ital-Lenti Belluno 1905 Allievi, finalista della 23^ edizione del memorial "Zuliani & De Gennaro.
Ital-Lenti Belluno 1905 - Pordenone 3-2
Ital-Lenti Belluno 1905: Bortoluzzi, Dal Paos, Floris, Chiesa, Zampieri, Tabacchi, De Carlo, Spencer, Fiabane, Olivotto, Pedrini
A disposizione: 12 Daniele Balcon
Nel st sono entrati: 13 Manunta, 14 Acampora, 15 Matteo Balcon, 16 Bressan, 17 Fiorenzo, 18 Miana
Allenatore: Renato Lauria
Pordenone:De Toffol, Carraretto, Piani, Mior, Nardini, De Min, Palma, Lovisa, Querin, Cotali, Candotto
In panchina: 12 Favetta,
Nel st sono entrati 13 Tomasi, 14 Battistella, 15 Dema, 16 Cantarutti
Allenatore: David Rispoli
Arbitro: Mattia Zambon sez. aia di Conegliano V.to
Assistenti Mel e Morten sez. di Conegliano V.to
Reti: 27’ pt Spencer, 36’ pt Olivotto, 39’ st Querin, 12’ st Fiabane su rigore e al 32’ st Querin
Note. Serata mite, temperatura di 28 gradi, terreno in ottime condizioni, illuminazione buona, spettatori 120 circa. Espulsi nel corso della ripresa; De Min e Lovisa
Godega di Sant’Urbano. Il carattere batte la presunzione… Il successo dei ragazzi del I.L. Belluno è ampiamente meritato. Il Pordenone in organico ridotto (domenica l’aspetta la trasferta di campionato a Albino) non ha fatto una bella impressione. Nel primo tempo i nero-verdi sono apparsi svogliati, slegati, lenti nel muovere palla e sempre a rischio di subire il pressing e le veloci puntate dolomitiche. Il Belluno energico nel fare sbarramento, mai domo nell’occupare gli spazi, e deciso nei raddoppi, ha lottato su ogni pallone soffocando sul nascere la lenta uscita friulana. I primi 25’ sono volati via monotoni con un Pordenone sufficiente, sottotono, e per nulla incisivo. Al 27’ in una fase di assoluto rilassamento, la difesa nero-verde chiude “leggera” l’imbuto centrale e sulla puntata di Spencer, il gol è una magia d’astuzia dell’ala gialloblù che allunga il compasso, con la punta del piede arcua il cuoio alle spalle del portiere, un lob che sorprende De Toffol, rasenta la faccia interna della trasversale e entra nella sacca . Al 36’ lo sviluppo del gioco gialloblù sposta l’asse sulla sinistra, il fraseggio a rientrare libera alla conclusione balistica Olivotto, iln°10 di interno destro mira il palo lungo, il pallone supera il lanciato De Toffol, picchia sulla faccia interna del montante e rotola in gol. E’ il 2-0 bellunese. Nel finale 39’ il Pordenone ha una rabbiosa reazione: sugli sviluppi di un’azione frontale, un tiro in mischia impegna severamente Bortoluzzi, il portiere gialloblù compie il miracolo, non trattiene la bordata, il pallone danza in prossimità dei 5.50 e Querin con tempestività felina ribadisce in gol, il sigillo che dimezza il divario a una manciata di secondi dal riposo. Nel secondo tempo Ital-Lenti Belluno ci mette tutta la grinta possibile. Nel primo quarto di gioco la formazione di Renato Lauria subisce l’arrembante reazione nero-verde, ma sull’avanzata dei “Ramarri del Noncello” al 12’ un pasticcio-leggerezza in ripiegamento di Nardini non sfugge all’agguato di Fiabane, il centravanti sullo slancio aggira il centrale friulano che commette fallo. Il contatto è da rigore che Zambon assegna senza esitare, trasformato da Fiabane sulla sinistra di De Toffol che intuisce la traiettoria. Il 3-1 segna in parte l’andamento della semifinale. Nel Pordenone nervosetto, qualche parola di troppo in una fase di massima spinta e di dispendio fisico nel tentativo di raddrizzare la partita provoca danni inattesi. Lo sbilanciamento potrebbe costare caro al 15’ quando l’allungo in velocità di Fiabane permette all’attaccante bellunese di presentarsi tutto solo davanti a De Toffol che gli ruba il tempo della battuta. La fase critica al 26’: il Pordenone dopo l’espulsione di De Min si vede penalizzato con il secondo “rosso” a Lovisa. In nove uomini i nero-verdi di mr. Rispoli hanno la forza e la determinazione di recuperare un gol con la puntata verticale di Querin ( il tiro a colpo sicuro centra il legno) che sulla respinta in rotazione mancina è lesto a insaccare. Il Belluno in difficoltà sul piano del palleggio, manifesta il proprio coraggio e la voglia di conservare la vittoria con grinta, aggredendo gli spazi che il Pordenone in netta inferiorità riesce a aprire. L’undici di Rispoli cerca fortuna anche sulle palle inattive e sui cross dalla bandierina ma nel fare breccia tra i saltatori, nell’area gialloblù ma non si passa davanti alla statura di Tabacchi e Chiesa. La sfida di semifinale va così a premiare la caparbietà dei gialloblù e al Pordenone ci sarà motivo di analizzare una prestazione insufficiente.
Questa sera alle ore 20 la seconda semifinale: Liventina-Montebelluna.
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