Eccellenza B. Uno sbiadito 0-0 tra le Cenerentole del girone...
Vai alla galleriaNella foto: il Cornuda/Crocetta 1920.
CornudaCrocetta 1920-Saonara/Villatora 0-0
CornudaCrocetta 1920: Pazzaia, Rizzo*, Pegoraro*, Scopel*** (17’ st Luciani***), Marchese***, Deon*, Bordin, Azzolin**, Callegaro** (30’ st Colonna**), Facioni*, Maistrello* (27’ st Rosin**)
In panchina: 12 Manfrè*, 16 Signor***, 17 Furlanetto***, 18 Vedramin**
Allenatore: Tomasi Tomasi
SaonaraVillatora: Baldan, Cacco**, Cavraro***, Vignato, Barison, Fortini, Hatimi, Danieletto (27’ st Giorgio Pittaro), Rampazzo, Talato, Santi**(14’ st Conventi*)
In panchina: 12 Tessari**13 Costantin**, 14 Giulio Pittaro, 15 Vezù, 17 Irti***
Allenatore: Damiano Longhi
Arbitro: Matteo Franzoni sez. di Lovere (BG)
Assistente n° 1: Thomas Storgato sez. di Castelfranco V.to
Assistente n° 2: Michele Botter sez. di Castelfranco V.to
Note. Pomeriggio velato e freddo, temperatura di 12 gradi, terreno molle ma in buone condizioni.
Spettatori: 120 circa con sparuto seguito padovano.
Ammoniti: Facioni, Fortini
Recupero pt 1’ st 4’
(**) under a referto gara: *’97, **’98, ***’99, ****2000
Cornuda. Si aggrappa alla cabala i CornudaCrcetta 1920, non subisce gol, ma non la vince… Il pareggio casalingo è purtroppo un segnale di condanna. I 90’ tra i due team che alla vigilia della 13^ gara del girone d andata chiudono la classifica, impongono alla formazione di Tomaso Tomasi il successo, i tre punti che i biancocelesti non conquistano tra le mura domestiche dal 12 Marzo 2017 (1-0 al Nervesa nel derby del Montello). Non gode di buona salute nemmeno il SaonaraVillatora che presenta in panchina per la “prima” Damiano Longhi. I padovani con 8 punti contano di un buon margine di vantaggio sui trevigiani, ma il successo degli azzurri latita dalla 1^ giornata l’exploit riuscito in casa a cospetto della Piovese. In trasferta il trend assai negativo non registra vittorie dal 5 marzo scorso, l’1-0 racimolato al “Giol” di S. Polo di Piave.
Si parte alle 14,30 al fischio del bergamasco Franzoni. La statistica e i precedenti parlano pro-Cornuda, un segnale stimolante che i padroni di casa contano di triplicare nella gara che vale uno spicchio della torta permanenza. Parlano i numeri e c’è il 2-0 del 6 marzo 2016 e il successivo 1-0 del febbraio scorso a confortare i ragazzi di Tomasi. La paura di perdere rende il match piatto illeggibile, tecnicamente povero. Il palleggio da ambo le pari offre un giro palla a singhiozzo, a volte impreciso. Il CornudaCrocetta 1920 gioca dal 1’ con un uomo in meno: la partecipazione alla gara sulla sinistra di Maistrello e imperniata a preoccuparsi neutralizzare le sporadiche uscite di Cavraro, un ‘99. C’è tanta buona volontà in campo ma nei primi 20’ la viva percezione che si dovrà scalare le montagne russe per vedere un briciolo di trama. Gioco poco fraseggio, aggressività nulla. Giocatori che passeggiano privi di mordente e brio. Una prima parte piatta, inconcludente. Al 25’ il primo scricchiolio difensivo lo manifesta la difesa di casa: da una rimessa laterale di Cacco su Vignato, il mediano dalla trequarti pesca sulla verticale Talato, la mezzala incrocia con puntualità, ma la girata da sotto si perde nella stratosfera. Molto grave è l’errore sul calcio dalla linea della area di porta a non più di sei metri. E’ l’unico flash in un pomeriggio calcistico, grigio.
Ripresa. Fino al 30’ non c’è presenza concreta in area da parte del CornudaCrocetta; nemmeno sulle palle inattive, le fugaci occasioni per incidere, l’undici di casa riesce a calibrare un pallone degno di nota. Pazzaia dalla parte opposta è più sollecitato dai retropassaggi dei titubanti dei compagni che dalle conclusioni ospiti. La prima di una discreta efficacia la scocca al 31’ Hatimi dai 18 metri con Pazzaia attento nella presa a terra. Nei 5’ finali il CornudaCrocetta sul costante incitamento di mister Tomasi di pressare con quattro attaccanti conquista il piazzato ai 20 metri: botta di Azzolini e traversa piena. Una scheggia che non innesca l’atteso botto natalizio. Il CornudaCrocetta rimane lì, solo soletto e chiude la graduatoria con la “maglia nera” addosso…
Galleria fotografica