Nella foto: il gol decisivo di Avdyli (Tamai).

Tamai-Union Feltre 1-0

Tamai: Grubizza, Verardo, Lenisa, Marcuzzo, Basso, Nadal, Toffoli (34’ st Biasucci), Salvador, Saccon (16’ st De Piero), Zambusi (31’ st Bertolo), Avdyli

In panchina: 12 Cessel, 16 Salamon, 17 Da Re

Allenatore: Graziano Erodi

Union Feltre: Speranza, Sartor, Bettega (23’ st Vettorel), Mazzocco (11 st De carli), Raveane, Trevisan, Osmaili, Capra 33’ st Soppelsa), Cadò (18’st Herrera)), Nicoli, Di Noto (28’ st Facchin)

In panchina: 16 Casagrande

Allenatore: Mauro Capellaro

Arbitro: Nenad Radovanovic sez. di Maniago

Assistente n° 1: Stefano Mazzoccut Zecchin sez. di Pordenone

Assistente n° 2: Fabiola Daneluz sez. di Pordenone

Reti: 38’ st Avdyli

Note. Pomeriggio afoso, temperatura di 33 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 150 circa.

Ammoniti: Saccon (simulazione), Capra, Salvador, Verardo, Basso

Recupero: pt 1’ st 4’

Tamai di Brugnera. Un guizzo di Avdyli decreta la vittoria del Tamai che saluta il torneo tra gli applausi. E’ una gara che non ha più nulla da chiedere alla classifica. Il Tamai si congeda al centro del gruppo; l’ Union conquistato il quarto posto del playoff è estromesso dalla forbice che lo separa di 12 punti dal Trento. Gli ultimi faticosi 90’ della stagione regolare non hanno annoiato. Salvo qualche momento di respiro, la gara ha offerto buoni spunti e tanta intensità agonistica. Al 2’ è l’Union Feltre a mettere piede in area di rigore con l’assolo di Di Noto: l’estrema entra nei sedici metri dalla sinistra in dribbling e in rapido avvitamento centra la base del palo. L’azione è una fiammata isolata. I ragazzi di mr. Capellaro sono padroni del campo, l’azione costantemente sviluppata nella metà campo della formazione tamaiota manca però di un pizzico di determinazione in prossimità dei sedici metri. Il pericolo di maggiore entità, la difesa biancorossa lo corre al 23’ sul diagonale scoccato da 20 metri dal laterale basso verde-granata Sartor, con il pallone che lambisce il montate alla destra di Grubizza. Scampato il secondo pericolo del match il Tamai (sporadiche le occasioni da rete) riesce a varcare la linea dei sedici metri. L’azione dei ragazzi di mr. Erodi si concentra sulla boa Saccon, ma l’attaccante centrale biancorosso troppe volte si fa anticipare o protegge il cuoio con estrema lentezza; la rapidità nell’anticipo del diretto marcatore Raveane, in più occasioni lo manda “fuori giri” e per il Tamai è difficile sfondare. Al 37’ dagli sviluppi di un’azione articolata sulla destra, il n° 9 tamaiota servito basso a sette/otto metri dai pali difesi da Speranza non azzarda la girata di prima intenzione, subisce il contrasto e cade a terra. L’arbitro Radovanovic lo sanziona per simulazione. Al 40’ è un’isolata azione di Lenisa a strappare l’applauso: il laterale mancino inizia l’azione palla al piede all’altezza del linea mediana, cavalca il campo, entra in area, si porta il pallone sul sinistro e sulla fiondata a colpo sicuro e superbo l’intervento di Speranza che devia in corner. Nel finale di frazione l’ Union Feltre con un paio di palloni scodellati nei sedici metri mette lo scompiglio nella retroguardia di casa, ma il Tamai regge l’urto e guadagna il riposo.

Ripresa. Il secondo tempo giocato a viso aperto, segna un calo dell’intensità nei ribaltamenti dell’azione che il Tamai, in crescendo fisico, cerca di concretizzare con alcuni allunghi di Verardo, padrone della corsia di destra. Il terzino però in prossimità dell’area bellunese paga puntualmente dazio, smarrisce la lucidità e dimentica il pallone. L’Union Feltre e mr. Cappellaro nel tentativo di respingere gli attacchi di casa fanno ricorso alla panchina, ma la pericolosità granata si affievolisce. E’ così il Tamai a scandire il maggiore flusso delle azioni verso Speranza che in più occasioni si vede spiovere davanti alla porta alcuni insidiosi traversoni. Al 38’ l’undici di Erodi trova lo spiraglio decisivo: l’azione di forza portata da Nadal non trova ostacolo nell’avanzata, il mediano in area s’imbatte nello stop della difesa ospite; il pallone però ristagna nei sedici metri dove è lesto Avdyli a catturarlo e far partire un sinistro secco che trafigge Speranza. E’ il gol che premia lo sforzo tamaiota e respinge il serrate feltrino a caccia del pareggio.