Prima a punteggio pieno: La Rocca mai così in alto dopo 4 giornate
Quattro vittorie su quattro, primo posto a punteggio pieno e tanta voglia di continuare a stupire. In Prima Categoria miglior partenza di sempre per La Rocca di Michele Selleri, che con un poker di successi comanda con autorità il girone E.
Un primato per certi versi «storico» quello dei neroverdi, mai così in alto dopo quattro giornate, decisi a celebrare nel migliore dei modi la stagione che porta al cinquantesimo anniversario della società, fondata nel 1969.
«Siamo molto contenti di essere in testa a punteggio pieno – afferma il capitano Simone Pavarin, classe 1984, difensore centrale – Di sicuro non ammazzeremo il campionato, ma in questo periodo riusciamo sempre a fare un gol in più degli avversari. A volte capita di andare sotto, come domenica scorsa con il Gelsi, ma la squadra ha sempre reagito, dimostrando grande carattere e voglia di lottare. Nel calcio, si sa, a volte ti va bene e altre ti va male: comunque non è che ci stia girando tutto bene, la nostra “fortuna” ce la stiamo cercando e guadagnando. Di certo i due attaccanti arrivati in estate, Alessandro Biolo e Oscar Cipriotto, si sono inseriti alla grande e ci stanno dando una grossa mano. Hanno permesso alla già buona ossatura dello scorso anno di fare un bel salto di qualità».
Qual è l'arma in più di una partenza così scoppiettante?
«Credo che il nostro valore aggiunto siano le sostituzioni. Chiunque entra in campo, riesce sempre a dare quel qualcosa in più che poi ci permette di far girare la partita. Abbiamo una rosa con almeno venti potenziali titolari e questo è un aspetto importante: aumenta la competizione interna e, di riflesso, il livello si alza. Poi, sarà banale, ma vincere aiuta a vincere e i risultati rendono tutto più semplice. Guardiamo una partita alla volta, senza montarci la testa: ci alleniamo sempre nello stesso modo, con la giusta intensità e a testa bassa. Siamo consapevoli che questo è soltanto un bel momento, ma intanto i punti li stiamo facendo e li mettiamo in cassaforte. Ce li terremo buoni per i periodi meno felici».