Coppa Ita Eccellenza. Caldiero Terme, ritagliati una finale da vip...
Nella foto: il Caldiero Terme in campo mercoledì pomeriggio al "Buozzi" di Firenze nella finale di Coppa Italia di Eccellenza.
Coppa Italia amarcord… Il Casarano la vince nell’edizione 2008-9, dieci edizioni fa, ricordi indelebili nel clan rossoblù che in quell’annata fece incetta di trofei assicurandosi il Triplete stagionale: campionato, coppa regione e trofeo Tricolore… I pugliesi la Coppa Italia la alzano al termine della finale vinta allo stadio Flaminio di Roma per 4-0 sugli umbri del Castel Rigore presieduto da patron Cucinelli il re del cachemire. Casarano-Caldiero Terme per un remake pugliese? I messaggi che arrivano dal Sud sono forieri di ottimismo, ma di fronte ci sarà un Caldiero Terme in grado di fronteggiare Di Rito e compagni con il piglio del club vincente. Lo stimolo per rischiare il tutto per tutto arriva dalla conquista anticipata della serie D, un sollievo per i gialloverdi di patron Berti e mister Cristian Soave. Ma a Casarano sono convinti che l’undici di mr. De Candia riuscirà a farcela e riportare in regione un trofeo che lo scorso anno prese la strada del Nord, verso Brunico (Sankt Georgen), il testimonial del Triveneto 2017-18 che schiantò le velleità della Vigor Trani (2-0). In una finale, giocata in campo neutro, i valori a volte si appiattiscono, ma le quotazioni, la forza d’urto e i gol rossoblù la snocciolano il tridente: il fenicottero Di Rito (21 gol) 190 centimetri di muscoli, “Totò” Caputo autore di 15 gol e il secondo esterno d’attacco, Mincica, a segno con 11 palloni nella sacca avversaria. Punta di “riserva” è un certo Agodirin, 36enne attaccante che per 16 stagioni ha spaziato dalla C/1 alla C/2 fino alla serie D che al Nardò lo elevò a mattatore in doppia cifra con 14 reti. Partendo dalla copertura dei pali, Iuliano è una garanzia. Nelle otto gare della fase finale, il n° 1 rossoblù è rimasto immacolato in 5 partite. Una parte del merito dell’ermeticità pugliese va attribuita all’innesto “vip” nel reparto arretrato composto da due under e dal solido D’Aiello. L’inserimento di Archimede Morleo, ex Bologna, Crotone, Catanzaro, Sora e Carrarese, 384 presenze tra i professionisti è la ciliegina sulla torta rossoblù. Il Caldiero Terme risponde con i 13 gol (in campionato) di Zebato che arrotonda il bottino di coppa con altri 5 gol. E poi non vanno dimenticati i sigilli di Giovanni Guccione, numeri inferiori rispetto al passato, gol puntualmente pesanti e decisivi. E poi a rimorchio c’è sempre un Nicolò Zanetti in grado di piazzare la “saetta” che potrebbe illuminare l’orizzonte. Ma sarà l’equilibrio tattico, l’energia fisica e la corsa di Filiciotto, Peotta, Falchetto e Baschirotto schierati davanti a l’impareggiabile leader, il centrale Tonolli (le ciape tutte mì…) a fare legna e la differenza a pieni polmoni. Casarano-Caldiero Terme in programma al Centro Federale “Buozzi” di Firenze, sarà trasmessa in streaming dal canale della Figc.
Alla vigilia è doveroso riassumere i meriti e i numeri del percorso costruito per dieci mesi dai due sodalizi...
Il Casarano archiviato il doppio successo nella finale sul Corato (1-0 e 2-1 bersaglio nella finale regionale anche della JR) negli ottavi l’ha spuntata sul 2-0 sul G. Val d’Angri e l’ Audax Cervinara.
Più tosto l’impatto nei quarti. Pareggio in casa (1-1) contro il Canicatti e vittoria in Sicilia per 5-3 dcr. Nelle semifinali in doppio turno, successo sul Team Nuova Florida Roma regolata con due verdetti di misura 1-0. 15 i gol realizzati.
La carrellata che snocciola il Caldiero presenta un bottino di 12/5 gol. Alla vittoria nella finale contro il Mestre (1-1) e lotteria dagli undici metri, i gialloverdi (maglia rigorosamente blù…) hanno sbancato Dro (1-0) e pareggiato al “Berti” 1-1 contro il S. Luigi TS.
Negli ottavi di finale al pareggio di Canelli (1-1) è seguito il 3-1 casalingo contro i cuneesi. L’analogo verdetto l’ha raccolto in terra scaligera la Bagnolese (3-1) sconfitta pure nel retour-mach per 1-0. Ora avanti con la finale e il Caldiero Terme ci prova ben sapendo che in Veneto la Coppa Italia non luccica su una bacheca dal 1992-93, quella del FBC Treviso…