Serie D. Filippo Strada è un nuovo giocatore del Villafranca Veronese
Attaccante classe 1997, figlio d'arte
La societa' Villafranca Veronese comunica di essersi assicurata le prestazioni di Filippo Strada, attaccante classe 1997, figlio d'arte di Pietro Strada, ex calciatore professionista con 426 presenze tra i professionisti e 71 reti. Lo ricordiamo in particolare nelle squadre di Reggiana e Parma allenate da Carlo Ancelotti e oggi Responsabile del settore giovanile della Feralpi Salo'. Di seguito una breve intervista a Filippo Strada.
Ciao Filippo, dove sei cresciuto nel settore giovanile?
"Sono cresciuto nel settore giovanile del Brescia fino alla "Primavera" e poi un anno aggregato alla prima squadra".
Poi dove hai giocato?
"Ho giocato per 6 mesi nel Prato in serie C poi sono passato alla Lucchese ma purtroppo e' stato un anno costellato di infortuni e poi a fine anno ho dovuto operarmi al ginocchio. L'anno scorso ho giocato con l'Adrense in serie D. Quest'anno avevo iniziato ad allenarmi con il Como e la Calvina ma attualmente ero svincolato".
Qual'e' il ruolo dove ti esprimi al meglio?
"Mi trovo meglio come seconda punta, trequartista".
Perche' hai scelto di venire a Villafranca?
"Ho scelto di venire a Villafranca perche' ho voglia di riscatto, di rimettermi in gioco e dopo aver parlato con il Direttore Generale e aver conosciuto i compagni di squadra mi e' piaciuto subito l'ambiente e ho deciso di rimanere qui".
Conoscevi gia' Villafranca di Verona come piazza?
"Si la conoscevo gia' perche' me ne ha parlato molto bene Marco Bertoli (ndr: oggi alla Feralpi Salò) che ha giocato qui l'anno scorso e si era trovato molto bene sia come gruppo di compagni di squadra che come ambiente che e' molto familiare".
Sappiamo che sei "figlio d'arte": che rapporto hai con tuo papa'?
"E' un rapporto molto franco e schietto in quanto mio papa' e' sempre prodigo di consigli e darmi una mano ad incoraggiarmi soprattutto nei momenti in cui magari le cose non vanno bene e a spronarmi per migliorarmi".
Le prime sensazioni sulla squadra e sui compagni?
"Direi molto positive. I ragazzi mi hanno accolto subito nel gruppo che mi sembra molto unito e coeso con voglia di fare bene . Sappiamo che ci sara' da soffrire ogni domenica e spero di poter dare il mio contributo per il raggiungimento degli obiettivi".
Ultima domanda: nella foto in copertina ti vediamo con la maglia azzurra della nazionale?
"Si, ho partecipato alle Universiadi quest'anno a Napoli e l'esultanza e' riferita al gol che ho siglato nei quarti di finale, al 93' della partita contro la Francia su calcio di punizione che ci ha permesso di accedere alle semifinali grazie alla vittoria per 1 a 0. E' stata un'esperienza indimenticabile che ricordo con piacere visto che ho siglato 2 gol nella competizione (quello contro la Francia e quello contro l'Ucraina nella fase a gironi) e il quinto rigore decisivo nella lotteria dei calci di rigore per l'assegnazione del terzo posto contro la Russia".