Respinto! Piero Tormena parla da ex e spiega la rottura con il QDP...
LiventinaGorghense e Nervesa hanno fatto mercato in maniera mirata...
Nella foto: Piero Tormena. Il suo futuro sarà dietro la rete?
Respinto! Piero Tormena (Union QDP), da una paio di mesi è un ex... Il calcio attivo che da una ventina di anni lo vedeva tra i diesse più attivi e premurosi nello scandagliare l’impervio terreno del calcio mercato dilettanti, questa parentesi (Torneo della Marca Trevigiana in primis) non la sta vivendo da protagonista sul rettangolo di gioco, ma dietro (le “sbarre”) aggrappato alla rete o sulle tribune dei campi del Veneto. Anche i diesse, si dice, devono aggiornarsi, conoscere, catalogare e mettere in agenda qualità capacità e l’immancabile n° di telefono di più giocatori, fonte d’interesse in proiezione futura.
Allora Piero, in questa tua uscita dal club, l’Union QDP in cui per dieci anni hai tirato i fili tecnici con dirigenti, allenatori, giocatori del tuo sodalizio e con l’apparato tecnico delle annuali antagoniste, c’è una ragione, una motivazione che spiega la rottura?
“Sono convinto che il mio allontanamento sia stata una scelta forzata… Il QDP forse ha visto in altre persone una maggiore disponibilità e una superiore competenza e hanno così optato per il rinnovamento, puntando su nuove strategie”
In questi dieci anni, l’Ardita Moriago prima e l’Union QDP attuale, hanno fatto passi da gigante e l’ascesa dalla 2^ categoria ti ha visto tra le persone più affidabili nel dare continuità alla crescita del progetto. Nei vari anni hai centrato e investito su ragazzi che poi nel tempo si sono rivelati vincenti: Max Zanatta, Walter Bandiera, Martignago, Finotto (ora alla Spal), e l’ultima scoperta Bakari Niakhasso. Queste scelte sono state solo frutto del tuo intuito?
“ Sono i nomi che con maggiore frequenza si palleggia sulla bocca di tutti, ma non sono soli questi. Penso di aver contribuito a far cresce la squadra anche con giocatori di minor richiamo e di aver approfondito il tutto portandomi a profitto la conoscenza e la credibilità che mi sono costruito in tanti anni di calcio. Ho sempre cercato di appoggiarmi ai consigli di chi questa attività post-campionato la svolgeva da anni e l’equilibrio nell’affrontare ogni trattativa mi ha permesso di rendermi amico e non nemico di tante persone che stimo. Poi alle spalle ho potuto contare su un presidente, Davide Gregolon (ora presidente onorario del QDP), che mi ha sempre dato la spinta per onorare sulla parola gli impegni assunti e poi in seconda battuta ci pensava lui chiudere il cerchio con la stretta di mano e l’accordo. Sono stati degli anni stupendi e i risultati si sono visti grazie anche a scelte oculate. E la presenza a distanza di anni di alcuni giocatori protagonisti nell’ultima stagione di un ottimo campionato, è una testimonianza che ha ripagato le nostre vedute”.
Dal 1° luglio in società ci saranno altre le persone (lo stanno facendo tutt’ora) a operare: cosa consigli?
“Escluso dai giochi mi riserbo di dare consigli perché non conosco alcuna traccia del loro disegno tecnico futuro. Spero solo che il QDP possa ripetersi a lungo e con risultati positivi”
Parliamo di mercato. Lo vedi , lo valuti dall’esterno. Nell’ Eccellenza B quali sono i club che meglio hanno operato in attesa di conoscere i prossimi botti…
“Chi si è mosso con largo anticipo e ha scelto in maniera mirata sono Liv.Gorghense e Nervesa. Hanno prima di tutto rinforzato numericamente la rosa, nel contempo ponderato l’investimento sulla qualità dei giovani e puntellato con alcuni giocatori esperti e di categoria superiore le lacune affiorate nei settori cardine, lo scorso anno. Sono loro le favorite del prossimo torneo con Mestrina e Campodarsego tra le outsider ”.
Il QDP sarà ancora all’altezza del compito, con l’obiettivo di conservare la categoria?
“Glielo auguro. I partenti (numericamente) non sono ancora stati rimpiazzati, ma c’è parecchio tempo per scegliere, bene. Se potessi riqualificare il mio impegno anche per poche ore, mi coprirei le spalle per non vedermi sfuggire Niakhasso verso la Gran Bretagna….”
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