Giorgione 2000-Legnago 0-1

Giorgione 2000: Bevilacqua*,  Prosdocimi***, Maran* (38’ pt Eberle**), Fontana**,  Vio**, Giacomazzi**, Vigo (8’ st De Stefani**), Gazzola,  Mattioli (38’ st Nenzi**), Baggio

A disposizione: 12 Pazzaia***,  13 Dotti***,  15 Trevisan***, 16 Zanin***,  17 Cendron***, 19 Bizzotto*

Allenatore: Antonio Paganin

Legnago: Cybulko***, Vitteriti*, Tobanelli, Tresoldi*** (30’ st Talin***), Friggi, Gona, Zerbato, Longato (35’ st Tanaglia), Fioretti (43’ st Rivi*), Valente, Farinazzo***

A disposizione: 12 Fazzino**, 14 Manganotti*, 15 Viviani, 17 Ronconi***, 18 Falchetto* ,  19 Adriano

Allenatore: Andrea Orecchia

Arbitro: Lorenzo Gentile sez. aia di Seregno

Assistente n° 1: Cortinovis  sez. di Bergamo

Assistente n° 2: Valletta sez. di Napoli

Rete: 42’ st Farinello

Note. Pomeriggio velato, terreno i discrete condizioni, spettatori 300 circa con sparuto seguito veronese

Ammoniti: Vio, Mattioli, Tobanelli, Fioretti

Espulso 44’ st Vio per doppia ammonizione

Recupero pt 1’ st 4’

(**) under a referto gara: ’94, *+’95, ***’96, ****’97

Castelfranco Veneto. Spareggio di “fuoco”. Il Legnago lo spegne al 42’ st con l’imperioso stacco di testa di Farinazzo… Al crocevia dell’ “ Ostani”,  Giorgione 2000 e Legnago nello scontro frontale, chiedevano entrambe la precedenza.  E’ una partita molto delicata per le vicende finali del playout.
Ma nel contempo l’attenzione affonda anche sui verdetti degli altri campi.  I tre punti in palio a una manciata di giornate dalla conclusione della regoular -season, valgono il doppio. La vittoria significa abbandonare la compagnia francobollata nel labirinto privo di sbocchi.

Inizia forte il Legnago che al 5’ dagli sviluppi di una palla inattiva scodellata corta sul primo palo da Valente, Fioretti in girata al volo trova il corpo di Vio a fare scudo alla violenta girata del centravanti ospite.  Il Giorgione 2000, tenuto in scacco dalle violenti folate veronesi applica con determinazione e una discreta velocità un paio di ripartenze che mettono sottopressione la difesa “Camero”. Al 13’ è Baggio ad accorciare la linea difensiva scaligera, l’ala palla al piede affronta un paio di avversario, nel taglio a rientrare guadagna la migliore posizione e dalla lunetta dei sedici metri fionda a rete un pallone centrale che Cybulko blocca con sufficienza. Dalla parte opposta il Legnago incide parecchio sulla destra con il veloce Zerbato, ma l’iniziativa ospite si spegne sovente in prossimità del vertice dell’area castellana oppure l’azione sfuma in calcio d’angolo. E sui calci dalla bandierina il Legnago prova ripetutamente con le avanzata di Emanuele Friggi a sfruttare il gioco in acrobazia. E’ uno sbocco che al 21’, proprio dalla bandierina,  si materializza nella pericolosità sottoporta di Fioretti che s’inerpica e incorna di tesata fil di palo dove vola plastico Bevilacqua checon il palmo della mano  accompagna il cuoio sulla traversa.

Nel ribaltamento dell’ azione il Giorgione prende campo e al 28’ una ruvido intervento sul’incursione in area di Mattioli è giudicato dal brianzolo Gentile meritevole della massima punizione. Sul dischetto si porta Antonio Baggio e l’interno destro si stampa sul palo alla sinistra di Cybulko. E’ un errore grave perché nel finale di frazione (39’) il diagonale di Friggi attraversa tutto lo specchio della porta. Nei minuti che precedono il riposo è Gazzola a inventare per Episcopo: l’illuminante  taglio nell’area di porta del capitano manda in controtempo Episcopo che perde il passo e l’occasione d’oro per accompagnare il pallone in rete. Nel secondo tempo è il Legnago a scandire il forcing e il gioco di rimessa della formazione di mr. Orecchia allunga di molto le maglie rosso-stellate. Il Giorgione corre parecchio, a vuoto, e puntualmente è chiamato e ricorrere la fase di rilancio ospite. Il raggio dell’azione articolata dai ragazzi di Orecchia sposta la linea di corsa sulla sinistra dove la vitalità di Valente tiene sulle spine la linea difensiva trevigiana. Ma siamo sempre alle solite: i rifornimenti al centro dell’area sono, cosa rara. Fino alla mezz’ora i portieri restano inoperosi e la gara lentamente si adagia al risultato in bianco. Dalle panchine i due mister cercano di ravvivare l’intensità del match e ci riesce il Legnago con l’ingresso di Rivi che dà parecchia profondità alle ultime giocate. Al 42’ dal piazzato di Valente  è Farinazzo a vincere il duello aereo e insaccare il pallone del vantaggio. 1’ dopo micidiale contropiede di Rivi e Vio lo stende in area. Per il centrale castellano è espulsione per il doppio giallo. Sul dischetto si porta Valente, è la palla del raddoppio, ma Bevilacqua gli ribatte il rigore.