Juniores Elite. L'Audace Sme è campione del Veneto! 2-1 alla Liventina
Nella finale di Maserà, successo ipotecato nel primo tempo
Vai alla galleriaNella foto: la festa dei veronesi.
Audace S. Michele Extra-Liv.Gorghense 2-1
Audace SME: Bertagnolli, Diop Abou, Righetti, Zukic, Plamadeala, Bertoldi, Uwaechue, Danzi, Della Erba (29’ st Zogu), Rancan (40’ Calderara) st, Uerber
A disposizione: 12 Momodu, 13 Tulbure, 14 Liuta, 15 Diop Mamadou
Allenatore: Matteo Biroli
Liventina/Gorghense: Berto, Rosso, Donadel (33’ st Sclano), Boem, Fregonas, Fornasier, Piccolo, Mone, Miolli, Iacono (21’ st Ndyaie Mame), Zorzetto (27’ st Ricesso)
A disposizione: 12 Moretto, 13 Simonetto, 14 Enzo, 15 Marin
Allenatore: Massimo Dorigo
Arbitro: Alberto Spezzati sez. aia di Padova
Assistenti: Pedroni sez. di Schio e Franco sez. di Padova
Reti: 13’ pt Rancan, 34’ pt Uwaeghue, 13’ st Miolli
Note. Pomeriggio temperato e afoso, temperatura di 23 terreno in discrete condizioni, spettatori 150 circa
Ammoniti: Rosso, Donadel, Uwaechue
Recupero: pt 1’st 5’
Presenti il presidente del CR. Veneto Giuseppe Ruzza, il Delegato di Padova Zanon, il Delegato di Verona Franchi, il Delegato di Treviso Filippetto e i segretario del CR. Veneto Borsetto.
Maserà (Padova). L’Audace SME è campione Veneto della categoria Juniores Elite. Una vittoria sofferta, meritata, voluta… La bocciata, la LiventinaGorghense deve battersi il petto per l’occasione sciupata. Ma di fronte ha incrociato un avversario che ha fatto della serenità e dell’attenzione tattica il suo credo. E poi a bordo campo il continuo sgolarsi di mr. Biroli non ha dato respiro (nemmeno i trevigiani sono riusciti a tanto..) ai propri ragazzi. Alle 18,03 di parte agli ordini di Spezzati. L’impatto e temuto, si gioca sul filo dei nervi. Il trofeo “Tizian” è il simbolo della supremazia regionale. La Liventina ha i mezzi e l’organico per ripetersi a tre anni dalla finale vinta. Ma l’undici mottense presto si sfilacciata, fatica a entrare in partita, non riesce a prendere ritmo e soprattutto le distanze tra i reparti. Spazio in cui i rossoneri veronesi si gettano con tenacia e praticità. L’azione dell’Audace è priva di finezze, i ragazzi di mr. Biroli badano al sodo e verticalizzano in tempi rapidi. L’abilità dell’undici scaligero è di attaccare gli spazi con tempismo e sulle palle disimpegnate, nei momenti di maggiore affanno, sono sempre i primi ad arrivare sul pallone e ripartire. E’ una condotta di gara e un atteggiamento tattico favorito dal lasciare fare di Mone, Piccolo e Iacono che concedono troppi metri e mai aggrediscono il mediano che guida i compagni nell’uscita dai sedici metri. Una passività che appesantisce il lavoro della difesa, sempre in affanno nelle chiusure frontali e al limite del fallo da sanzione.
L’ Audace fa tutto con raziocinio e al 13’ passa a condurre. Sul calcio dalla bandierina la difesa mottense va in bambola e da sotto è Rancan con una zampata d’autore a fissare il vantaggio. L’Audace col passare dei minuti si conferma assai pericolosa sulla palle ferme e soprattutto i primi due corner catapultati nell’area di porta trevigiana hanno dato parecchio fastidio agli interventi aerei di Berto. L’Audace ottenuto il vantaggio non si ferma. Il suo moto perpetuo mette in evidenza la lentezza nei ripiegamenti dei trevigiani e al terzo fallo di una certa rilevanza, Spezzati estrae il primo “giallo”. La Liventina non dà segni di risveglio, il suo gioco è prevedibile e ogni qualvolta gli “oranje” allargano l’azione sulle fasce, mai il pallone riesce a raggiungere il cuore dell’area di rigore. La determinazione e la voglia di lottare su ogni pallone dell’Audace sono le carte che fanno la differenza. Al 34’ i rossoneri raddoppiano con la fiondata di Uwaechue: lasciato libero di colpire dai 22 metri il destro di collo pieno del colored non dà scampo all’intervento di Berto. Il 2-0 è un uppercut alla bocca dello stomaco per la Liventina/Gorghense che non riesce proprio a impugnare il bandolo della matassa. Nel finale è ancora l’undici veronese a impegnare a terra Berto con una girata al volo di Rancan.
Nel secondo tempo la Liventina si dà una scossa, ma il tempo vola e il cronometro ruota impietoso. L’undici mottense nei primi minuti manifesta ancora una marcata lentezza nell’impostazione delle proprie giocate e l’ Audace, accordo e ben disposto in campo regge l’urto. Ci vuole un calcio piazzato, una palla inattiva per risollevare l’umore ai mottensi. Al 13’ la giocata è quella che incide: dalla sinistra Piccolo fionda un pallone sul palo lungo, la difesa rossonera perde di vista il movimento sul secondo palo di Miolli che incorna il cuoio alle spalle di Bertagnoli. La Liventina nei 20’ finale stringe i tempi del pressing e al 26’ è Piccolo su calcio piazzato a impegnare Bertagnoli che si avvita sotto la traversa e smanaccia il pericolo. L’Audace SME opta per una difesa arcigna e bada alla sostanza. Per i ragazzi di Dorigo i minuti finali sono una autentica sofferenza davanti a un avversario con più gamba. Nel testimoniare la giornata-no dei liventini, emblematici gli errori di misura e nei campi di settore a campo aperto, che nel finale di gara hanno vanificato la finalizzazione di un paio di azioni da coronare con più cinismo. L’ultimissima occasione per ristabilire la parità l’ha avuta sul destro Sclano, ma la volè sporca si è adagiata tra le mani di Bertagnoli. L’ultimissima palla gol che potrebbe archiviare la finale sul 3-1 la spreca l’Audace che articola un contropiede 3 contro nessuno, ma l’egoismo di fare gol tradisce l’irruenza di Zogu che “scippa” il pallone al compagno lanciato a rete invalidando così l’azione in una visibile offside. Ma la festa dell’Audace è già iniziata… La nuova avventura nazionale si spera possa rivelarsi un autentico Progresso… Bolognesi avvertiti!
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