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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Montebelluna un flop dopo 14 anni. La Marca assente in D...

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Nella foto: il Montebelluna in campo nel corso della stagione.

Sotto: il trevigiano Luca Saccon artefice della salvezza del Tamai, Andreucci (Como) e Tiozzo (Matelica).

Maggio 2004, il Montebelluna risorge e agguanta la serie D. Il team di via Biagi volta pagina e cancella il periodo grigio cadenzato a cavallo degli anni 2000 che l’hanno visto militare in Prima categoria con mister Trentin. Ieri dopo 14 stagioni il Montebelluna è ritornato nel tunnel dei dilettanti regionali (il blasone e la storia, compresi i 14 anni di presenza nell’Interregionale e in serie D lo dovrebbero rivalutare con il ripescaggio), ma la retrocessione gli toglie  l’annuale  premio “Giovani di Valore” e nel contempo cede il ruolo e la vetrina di club più longevo della categoria al Tamai, che nella stagione 2018-19 inizierà il 19° campionato in serie D. Con la Liventina è il 2° team che rientra nel torneo di Eccellenza e la Marca ora è priva di “big” a livello nazionale. I bei tempi in cui nella Marca, a scadenza, hanno primeggiato: Caerano, Montello, Montebelluna, Giorgione 1911, Treviso, Pievigina, Pro Mogliano, Conegliano, Ponte Piave,  S. Lucia di Piave, Gemeaz S. Polo, Cordignano, Opitergina e negli ultimi anni Vittorio Veneto e Liventina, sono svaniti con le ultime due retrocessioni.  A tenere alto il valore tecnico del calcio del cacio trevigiano è rimasto un solo esponente: è il mister coneglianese Luca Saccon, che ha giorni rinnoverà la guida tecnica con vicini di casa del Tamai. Altri trevigiani che hanno raggiunto l’obiettivo salendo di categoria, Lele Pasa al Sandonà, Sandro Lenisa al Chions (PN) per vari motivi non continueranno il percorso intrapreso. Nel fare un riassunto sul lavoro dei colleghi regionali, ha strappato l’applauso Carmine Parlato ex trainer di sacilese, Pordenone e Padova salito sul carro del vincitore alla giuda del Rieti. Chi invece ha masticato amaro al 90’ sono Antonio Andreucci che con il Como ha “bucato” sul finish (era ritornato in vetta nel penultimo turno) subendo il sorpasso del Gozzano di mister Gaburro, ex Portogruaro e Poggio al Rusco. Un autentico ruzzolone e a gambe all’aria è finito pure il “ciosoto” Luca Tiozzo che alla guida del Matelica capolista, con il black-out a Avezzano ha ceduto il passo alla Vis Pesaro.

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  Scritto da Flavio Cipriani il 07/05/2018
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