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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI AMATORI    

Edizione provinciale di Bassano


Si riparte oppure no? Il parere di Fabbian, Bariol e Mariotti

L'allenatore dell'Eurocalcio (Promozione), il presidente del Team Biancorossi (Prima categoria) e il direttore sportivo del San Fior (Seconda) esprimono la loro sensazione sulla sorte dei campionati 2020/2021

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Si riparte oppure no?
Sulla sorte dei campionati regionali e provinciali 2020/2021, oggi abbiamo raccolto le sensazioni di Marco Fabbian (allenatore dell'Eurocalcio in Promozione), Raoul Bariol (presidente del Team Biancorossi in Prima categoria) e Mirko Mariotti (direttore sportivo del San Fior in Seconda).

Marco Fabbian (allenatore Eurocalcio, foto a lato): “Per noi uomini di calcio, riprendere sarebbe vita. Bisogna vedere la situazione fra qualche settimana: da quello che ho capito, una prima decisione da parte della Federazione potrebbe essere presa intorno al 5 febbraio, in attesa poi della scadenza del Dpcm il 5 marzo. La mia intenzione sarebbe di ricominciare, anche disputando solo il girone di andata. Con gli allenamenti individuali all'Eurocalcio siamo fermi da metà dicembre. Mi auguro che possano riprendere anche le giovanili di pari passo con la scuola, per tenere impegnati i ragazzi, altrimenti vanno incontro a ripercussioni psicofisiche.
Quindi la voglia c’è, tuttavia sono pessimista viste le regole attuali, troppo complicate. L’ultima novità sulla visita medica sportiva post Covid rappresenta un ulteriore ostacolo, rischia infatti di fermare un giocatore per un paio di mesi. Posso capire se venisse applicata a un soggetto che ha avuto conseguenze serie a causa del virus, ma a mio avviso – anche se non sono un medico – chi è asintomatico potrebbe continuare a giocare una volta negativizzato. Da rivedere inoltre il vecchio protocollo: molti lavorano, e ad esempio chi sta aspettando di ottenere un contratto a tempo indeterminato non può rischiare di finire in isolamento per il calcio. Ad oggi ci sono dei vincoli non attuabili”.

Raoul Bariol (presidente Team Biancorossi): “La vedo difficile ripartire con il campionato. Il Dpcm rimane in vigore fino al 5 marzo, ma dubito che poi il Governo dia subito la possibilità di tornare allo sport di contatto, visti i numeri ancora elevati dei contagi. Prima di tutto viene la salute.
Noi come società lunedì torneremo comunque a fare attività con il settore giovanile, a livello individuale. Con il comunicato ufficiale del Comitato regionale dell’altro giorno, si è fatta chiarezza riguardo la possibilità degli spostamenti tra Comuni. La speranza dei genitori è che gli allenamenti riprendano.
Con la prima squadra invece rimaniamo fermi: penso che siano venuti meno anche gli stimoli tra i giocatori. Soprattutto chi lavora, ha detto che non può rischiare l’isolamento fiduciario per una partita o un allenamento di calcio. L’idea di disputare solo il girone di andata non mi piace. Abbiamo infatti una formazione giovane, che deve crescere nel tempo. Da parte nostra era stata messa in preventivo un’andata da sfruttare per acquisire esperienza. Ma ora mancherebbero solo una dozzina di partite per chiudere il campionato. Non sarebbe regolare”.

Mirko Mariotti (direttore sportivo San Fior, foto in galleria): “Secondo me si cercherà in tutte le maniere di ripartire, probabilmente disputando solo il girone di andata e giocando fino a giugno. Se non si ricomincia a marzo, si proverà in aprile.
Io sono favorevole a far proseguire questa stagione. Cancellarla totalmente sarebbe un danno anche a livello psicologico. Per i giocatori la difficoltà attuale, infatti, è riuscire a trovare stimoli. Se si sta fermi per un anno intero, ci saranno delle ripercussioni. Gli allenamenti individuali e quelli a casa non bastano. Ripartire dopo una lunga sosta, vorrebbe inoltre dire alto rischio di infortuni muscolari. Per me quindi occorre tornare in attività e in sicurezza. È chiaro che non si può accontentare tutti, ma una cosa del genere non è mai accaduta.
Bisogna cambiare il protocollo, confrontandosi con organi diversi – tra cui quelli sanitari – per capire come si può trovare una soluzione duratura per i dilettanti. Nei prossimi mesi ci saranno più vaccinati, si potranno sfruttare i tamponi veloci e fermare solo il soggetto positivo. Speriamo che il 2021 non sia un nuovo 2020”.

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  • Mirko Mariotti
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  Scritto da Alberto Zamprogno il 23/01/2021
 

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