Il Sandonà si gode il primato. Scroccaro: "Pensiamo gara dopo gara"
Biancocelesti a punteggio pieno nel girone C di Eccellenza. Il centrocampista che ha deciso la sfida a Vittorio Veneto: "Siamo giovani, non sappiamo ancora dove possiamo arrivare"
Vai alla galleriaIl nuovo corso del Sandonà è iniziato nel migliore dei modi. Tre vittorie su tre partite di campionato per la formazione biancoceleste, quest’anno allestita dal DS Alessandro Bisiol e affidata alla guida tecnica di Giulio Giacomin. Nel girone C di Eccellenza la vetta in classifica è spartita con Portogruaro e Liapiave.
Ne parliamo con Pietro Scroccaro (foto), centrocampista mestrino classe 1998, ritornato al Sandonà dopo le esperienze al Portogruaro e al San Giorgio Sedico. Suo il gol al 3’ del primo tempo che domenica scorsa ha permesso di violare il Barison di Vittorio Veneto (clicca qui per gli highlights).
Dall’esterno, a più di qualcuno in estate è sembrato di vedere un Sandonà ridimensionato rispetto alla scorsa stagione. Una società ripartita a fari spenti. Vi sentite una sorpresa?
“La rosa è stata sicuramente ringiovanita, con molti esordienti in categoria. Tutti ragazzi volenterosi e a disposizione del mister. I risultati forse non sono un caso, ma non possiamo ragionare a lungo termine perché c’è un po’ di inesperienza. Dobbiamo pensare partita dopo partita. A cominciare dalla prossima con il Caorle La Salute. Sarà battaglia. Li abbiamo già battuti 1-0 su rigore in Coppa Italia, facendo fatica. Sono una squadra compatta, che concede poco”.
Qual è il vostro obiettivo stagionale?
“Non ce lo siamo posto. Siamo un gruppo che deve crescere in tante cose, importante lavorare sodo per fare il meglio possibile. Non sappiamo ancora dove potremo arrivare in classifica. Le tre vittorie sono state tutte di misura contro Real Martellago, Union Pro e appunto Vittorio Falmec. Retroguardia solida, grazie anche a un modulo che ci permette di essere ben organizzati difensivamente. Speriamo di riuscire a segnare qualcosina in più”.
Dividendo a metà il vostro calendario dell’andata, è corretto sostenere che la prima parte è più "morbida"?
“Sulla carta potrebbe essere così, ma ormai gioco in Eccellenza da 5 anni e ho imparato che ogni incontro è difficile. Un esempio è stato il pareggio del Treviso con il Montello. A volte trovi l’avversario che si mette dietro ed è complicato sbloccare il risultato”.
Il tuo gol a Vittorio Veneto è stata una bella soddisfazione.
“Spero mi ricapiti. Quest’anno gioco più avanzato, al Portogruaro ero invece più indietro. Nell’azione è stato bravo anche Stefani. Segnare dopo pochissimi minuti dall’avvio aiuta a indirizzare la gara, togliendo l’ansia di dover fare gol, che a volte ti porta a giocare con frenesia. Però poi ci sono quasi 90’ da affrontare, non ci si può mai adagiare sul vantaggio”.
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