Il De Biasi day. A S. Pietro di F. l'ex ct dell'Albania a convegno...
Vai alla galleriaNella foto: Gianni De Biasi e l'entourange del Feletto/Vallata.
Il De Biasi day… Oltre 130 tra addetti ai lavori, presidenti di società, allenatori e giocatori hanno presenziato ieri sera a S. Pietro di Feletto alla serata studio “Fare Squadra” organizzata dal sodalizio di Rua, ospite l’ex cittì della nazionale dell’ Albania, Gianni De Biasi. Una serata finalizzata in più punti che il tecnico di Sarmede, ora residente a Conegliano V.to ha sviluppato in maniera famigliare denotando un filo di emozione nel riproporre le immagini del suo trionfo in Albania. Il mister nella premessa ha ricordato i suoi inizi da mister delle giovanili a Bassano e Vicenza. I primi approcci con il calcio che conta, in Lega Pro alla Spal, al Modena che dalla C/2 ha portato alla scalata della serie A esaltando l’armonia e lo spirito di gruppo; più pepati i suoi ricordi sul quadriennio, un “su e giù” alla guida del Torino, le esperienze in Spagna (Levante e Alaves) e la magica parentesi ala guida della Nazionale dell’ Albania. Momenti chiave di una crescita professionale che il tecnico ha sviluppato nei vari passaggi. Il picco del suo lavoro su ogni campo, è stato l’individuare i soggetti ad hoc (l’impegno e il lavoro più estenuante per De Biasi e i propri collaboratori, è stato lo scandagliare sul web dell’intera Europa e dell’Oriente i punti in cui si potevano trovavano le “Aquile” che hanno fatto storia in Albania), che hanno fatto le sue fortune al Modena, hanno reso competitivo il Torino con la scalata dalla serie B e anche nelle due esperienze il Spagna, in cui la cura della tecnica è al primo posto, il mister ha saputo arricchire il proprio bagaglio. Nel corso della sera la tracia tecnica ha toccato punti fondamentali come la vita di spogliatoio, il dialogo con i propri atleti, dell’equilibrio garantito da chi lavora in silenzio dietro le quinte, nell’organizzare le trasferte. Oltre a porre l’accento sulla condivisione negli obiettivi del gruppo e di chi lo sostiene, società pubblico e stampa. De Biasi ha espresso un giudizio negativo al calcio sui rettangoli artificiali (“sono utili alla crescita tecnica dei giovani”) ma preferisco l’attività sul verde; ha affondato il dito sui repentini voltafaccia che il calcio di vertice mette in vetrina e ha spinto i presenti (tecnici delle giovanili) a sviluppare l’attività fisica e tecnica con la palla.
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