2.a cat. N. Campocroce è un super tris che porta al Lido...primato
Il Lido si fa raggiungere dallo Scorzè/Peseggia, ma a -1 vola il Campocroce...
Vai alla galleriaNella foto: il Campocroce autore dell'impresa di battere la capolista.
Campocroce-Lido di Venezia 3-1
Campocroce: D’ Alessandro, Simonato, Bulgarello, Roncato, Braga (18’ pt Musmeci), Berton, Ballotta, Stocco (14’ st Mazzetto), De Gasperi, Zago, Pinton (37’ st Sambo)
In panchina: 12 Tomasello, 15 Martignon, 16 Lazzarin, 17 Niero.
Allenatore: Marchiori
Lido di Venezia: Alex Vianello, Squicciarini, Ruzzene, Foccardi, Ghezzo (12’ st Carboni), Scarso, Riti (21’ st Mattia Vianello), Melchiori, Pettirossi (32’ st G.L. Vianello), Fabris, Piccolo (4’ st Cappellazzo)
In panchina: 12 Zordan, 14 Barbini, 15 Zornetta
Allenatore: Storelli
Arbitro: Jacopo Longato sez. di Treviso
Reti: 40’ pt Fabris, 31’ st Ballotta, 34’ st De Gasperi su rigore 36’ st Pinton
Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 19 gradi, terreno in buone condizioni e manto erboso leggermente alto. Spettatori 130 circa.
Ammoniti: Simionato, Zago, e Pinton; Squicciarini, Melchiori e Carboni Recupero pt 1’ st 4’
Campocroce di Mirano. Vincere, solo vincere. E’ il motto che il Campocroce a -4 dalla vetta e dalla diretta antagonista del 27° turno, il Lido di Venezia, spera di coronare. E l’undici di mister Marchiori vi riesce, meritatamente. Il campionato è riaperto. E’ il test clou del girone N, ma di mezzo a origliare sull’andamento della gara tra i gialloverdi e l’undici di mister Storelli c’è il temuto Scorzè/Peseggia, a 3 punti dalla capolista. Un confronto chiave nel rush di fine stagione, ha motivo di richiamo nella vetrina dei ricordi. I precedenti in casa gialloverde fotografano un marcato equilibrio. Lo testimoniano le ultime 5 sfide concluse con tre pareggi e una vittoria per parte. Nel rovistare l’archivio, i trascorsi testimoniano lo scoppiettante 3-3 del 23 Dicembre ’12; a seguire c’è l’impennata lagunare con lo 0-2 del 9 Marzo ’14. L’affermazione del Campocroce (1-0) è datata 8 Marzo ’15. Negli ultimi due faccia afaccia il responso del campo ha accomunato due verdetti da “ics”: 0-0 il 3 Aprile ’16 e l’1-1 del torneo scorso, il 19 Marzo ’17.
Il via della gara scivola di 20’ il tempo che permette al portiere del Lido Alex Vianello di raggiungere con una certa flemma il rettangolo di gioco e entrare a referto privo del rituale riscaldamento. E’ un Campocroce che da subito fa capire le proprie velleità. I bianco-verdi si muovono compatti, presidiano con ordine la mediana ospite e al’11’ è Zago dai diciotto metri su una palla a uscire dall’area a alzare il lob che mette in crisi il lanciato A. Vianello; la traiettoria si perde a fondo campo. La capolista, sorniona e attendista, favorita nel primo tempo da una leggera brezza che spira a favore dei propri attacchi, al 19’ porta lo scompiglio nei sedici metri di casa, ma D’Alessandro non corre pericolo. Il Campocroce muove palla con solerzia, conquista parecchi rimpalli e campo con rapidità, ma viene meno la reattività sottoporta. Nei venti metri finali l’azione di casa per tutta la prima frazione non trova le coordinate e lo spazio necessario per impegnare Alex Vianello che si fa notare in una uscita di pugno e un paio di sospensioni a contatto con De Gasperi. Nemmeno sulle palle inattive, tre piazzati e un paio di corner, gli avanti bianco-verdi riescono a creare grossi fastidi a Alex Vianello. Al 40’ i biancocelesti rompono il ghiaccio: sul rapido aggiramento portato sulla destra sull’incursione a sostegno di Squicciarini, il taglio basso del laterale è arpionato in prossimità del vertice dell’area di porta da Piccolo che spalla alla porta s’inventa una rovesciata a mezza altezza che incrocia davanti lo specchio della porta e rotola in rete all’altezza del palo lungo. Un gol di pregevole fattura per coordinazione e precisione. Ci si attende l’immediata reazione di Roncato e compagni, ma la barriera alzata in prossimità dei venti metri dal Lido è invalicabile. Riposo.
Nel secondo tempo arruffone e concitato, la partita per un lungo periodo scade di tono. Il Campocroce non perde mai la bussola, mantiene la concentrazione e cresce alla distanza, mettendo in vetrina al 19’ un gran diagonale di Stocco che si perde di poco sul fondo. Superata la mezz’ora di sterile forcing l’undici di Marchiori è ripagato dal tris che Ballotta cadenza al 31’; 3’ dopo Jacopo Longato assegna il penalty ai bianco verdi per una scivolata (forbice) in recupero su Zago smarcato sul secondo palo e 120” dopo è Pinton a sferrare il colpo del ko (sul primo tiro al volo superlativa è la risposta di D’ Alessandro) che nulla può sul secondo tentativo di mezzo volo dell’estrema mancina che corre a festeggiare il gol che congela il match. Sfida di vertice che si congeda dal pubblico con l’ultima emozione, il palo esterno colpito da Mazzetto a coronamento di uno show in velocità sulla corsia di destra.
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