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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Venezia


Terza Veneziana, due chiacchiere con Ditadi, vice pres Gambarare

Torniamo in Terza Categoria Veneziana per parlare del Gambarare ottimo secondo in classifica. Stante l’indisponibilità del presidente Savino Scantamburlo è il suo vice Andrea Ditadi che prende la parola per parlare del buon momento della sua squadra.

 “Un ottimo momento anche se l’ultima prestazione non è certo stata tra le migliori. Vittoria fortunosa, la più brutta della stagione, con il gol che è arrivato per un clamoroso errore del portiere avversario dopo che il Catene aveva giocato molto bene.”

Ma oltre a questa vittoria il cammino mi sembra di quelli convincenti.

“È una mia convinzione sin dall’inizio della stagione. Questa squadra avrebbe sicuramente ottenuto la salvezza nello scorso campionato. Abbiamo tenuto il nocciolo duro della formazione precedente con in vari Giaccon e Zuin e poi inserito sei elementi della juniores vincente dello scorso anno, quella che nel girone B provinciale ha conquistato il titolo e poi ha perso la finale, ma grazie al ripescaggio oggi può disputare il torneo regionale (gli stessi ragazzi che nel 2009 conquistarono la promozione al torneo regionale con la formazione allievi n.d.a.). Campionato che non sta andando molto bene anche perché i migliori elementi militano nella prima squadra, però credo possa andare bene anche così, verranno periodi migliori. Inoltre penso che la prima squadra così strutturata sia molto più completa e messa in campo con sapienza da mister Giampietro Bullo che è lo stesso allenatore che ha guidato la juniores lo scorso anno. Una promozione sul campo se così vogliamo dire, una fiducia che si è conquistata e meritata lavorando molto bene. Adesso a queste condizioni le ambizioni sono come minimo conquistare la seconda categoria, dove abbiamo militato per molti anni e dove ci consideriamo a casa.”

Ma il Gambarare non è solo prima squadra, ha anche un fiorente settore giovanile.

“Abbiamo 178 iscritti prima squadra compresa. Undici formazioni dai primi calci alla juniores, dodici con la terza categoria. Abbiamo di che essere soddisfatti. Inoltre abbiamo anche fatto un cambio di denominazione aggiungendo al nostro nome quello del Mira. Molti ragazzi si sarebbero potuti chiedere perché ci chiamiamo Gambarare ma giochiamo nello stadio di Mira, ecco la risposta (dice tra il serio e il faceto il vice presidente). Comunque merito del nostro bel settore giovanile va al responsabile Antonio Naletto. Adesso ogni domenica abbiamo almeno due campi di gioco da gestire, quello di Mira e quello di Gambarare. Infatti i pulcini con gli esordienti giocano presso l’antistadio di Mira, i giovanissimi al Valmarana, ma molte volte abbiamo più formazioni che devono disputare le partite la domenica mattina allora dobbiamo usare anche il campo comunale di Gambarare.”

Ma tornando al cambio di denominazione non è che nei vostri obiettivi ci sia quello di riportare veramente di nuovo il calcio nella città rivierasca?

“Visto che il calcio Mira non esiste più, noi abbiamo inserito anche un po’ di verde nelle nostre mute. Lo stemma del Mira fa bella figura di se vicino al nostro gambero. Non le nascondo che se un giorno un serio imprenditore volesse riportare il calcio a Mira noi saremmo pronti a parlarne, anche perché non abbiamo nulla contro la città, né contro i suoi tifosi, anzi molti di noi hanno tifato Mira ai bei vecchi tempi. Quello che ci ha spinto ad assumere anche quel nome è il fatto che non esistesse più la vecchia società, quella retta, per capirci, da persone poco raccomandabili che hanno lasciato un brutto ricordo dietro di loro. Se dovessero tornare indietro non saremmo noi i loro interlocutori privilegiati.”

Mentre per parlare di campi di gioco come state gestendo la situazione del Valmarana?

“Abbiamo fatto le nostre richieste all’amministrazione. Capiamo le loro esigenze, adesso non ci sono soldi per fare nulla, ma ci sono anche delle priorità come la messa in sicurezza degli impianti. Noi ci assumiamo le nostre responsabilità ma, per esempio, bisogna intervenire sull’antistadio e se ne parlerà nel 2012.”

Chiudiamo con il campionato. Quando sarà il momento critico e decisivo della stagione?

“ È presto per parlarne. Aspettiamo che passi la prima metà del campionato, aspettiamo di fare il giro di boa. Non conosco la terza categoria ma molti mi hanno raccontato che nella seconda parte della stagione molte squadre allentano la tensione. Molto probabilmente quando non ti giochi più nulla, neanche la retrocessione molli l’osso e il campionato può risultare in qualche modo falsato. In seconda la scorsa stagione o perché si giocava per i play off o play out quasi tutte le squadre hanno dato l’anima sino all’ultimo non regalando nulla. Bisogna stare molto attenti sino alla fine, sperando di avere quella fortuna che non abbiamo avuto nello spareggio dello scorso anno. Inoltre il fatto che le società siano molto vicine tra loro scatena rivalità incredibili, anche tra gli stessi giocatori, rivalità che possono giocare brutti scherzi.”

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  Scritto da ZZZ ZZZ il 30/11/2011
 

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