Arinese. Il bello del calcio
Dopo tre anni di attività oltre 200 ragazzi iscritti
Abbiamo seguito e condiviso, soprattutto quest'anno, la scelta di alcune società di lasciare la prima squadra e dedicarsi esclusivamente al settore giovanile.
Ma oggi vogliamo raccontare la storia di un paese, Arino di Dolo, che tre anni fa si è ritrovato orfano del suo sodalizio sportivo e solo grazie alla volontà e al lavoro di alcuni volontari oggi può dirsi fiero di un settore giovanile in continua crescita, ma a cui manca ancora una prima squadra... ma diciamoci la verità, ne sente la mancanza?
Ne parliamo con il ds, quasi per caso, Marco Tosatto che parte da quell'inizio. " Tre anni fa mi chiamarono per partecipare a una riunione dal calcio, per parlare del futuro dell'Arinese, quando la dirigenza aveva lasciato l'incarico. Senza nemmeno accorgemene mi hanno votato come direttore sportivo, pochi voti in meno dell'attuale presidente Alberto Carraro, un trentenne con tanta buona volontà".
All'inizio c'era il buio... " partimmo con due squadre di pulcini... o forse meno. Con il mio banchetto per le adesioni non sapevo se avrei mai avuto nessun iscritto. Quando la vecchia Arinese smise l'attività all'improvviso lasciò andare tutti a iscriversi in altre società", non l'unica eredità... "infatti anche alcuni debiti siamo riusciti a sanarli solo in questi ultimi tempi con un'opera di compensazione tra il dovuto e le migliorie apportate agli impianti sportivi. Giusto in tempo per indebitarci per l'acquisto di un nuovo pulmino e di due strutture mobili per spogliatoi, non essendo più sufficienti quelli del terreno di gioco." Infatti in tre anni di attività dalle due formazioni di pulcini siamo arrivati "a 2 di piccoli amici, 2 di pulcini, una di esordienti, una di giovanissimi e una di allievi provinciali, quasi 200 iscritti e continuano ad aumentare."
Il segreto del successo? "A me non interessa che i miei ragazzi vincano, ma che si divertano e che prima di tutto giochino tutti. Paghi? allora giochi. E i genitori apprezzano questo nostro sforzo." e non solo "Abbiamo anche mantenuto quote popolari per i mensili. Il resto dei soldi che ci occorre per partecipare all'attività federale lo raccogliamo con la festa della Befana e soprattutto con la festa dello Sport di giugno." E di soldi anche a questi livelli ne servono eccome... soprattutto se da Dolo ti mandano a Pellestrina per le partite degli allievi e di altre squadre del settore giovanile, o ti arrivano bollette stratosferiche per luce e gas...
ma intanto siamo volontari, o no?