Nella foto: Massimiliano Parteli, è ancora lui il condottiero dell'Union Ripa La Fenadora.

Domenica, con quattro righe, l’Union Ripa, annuncia dal sito ufficiale della società, l’interruzione del rapporto di conduzione tecnica della prima squadra, con Massimiliano Parteli.

Il giorno dopo, sempre dal sito, si legge una lettera che inizia con “Caro Massimiliano”, dove il mister viene ringraziato in maniera molto confidenziale, per quanto fatto in questi anni (un campionato vinto, una Coppa Italia, 3 secondi posti e un sesto posto al primo anno di serie D). “Purtroppo certi amori finiscono, ma chi lo sa, talvolta fanno dei giri immensi e poi ritornano”, termina così il “GRAZIE MAX” della società, ma a quanto pare l’amore tra i neroverdi e Parteli, senza tanti giri e poco immensi, è già tornato. Si potrebbe concludere tutto qua con un “e vissero tutti felici e contenti”, ma questa favola non sarà per tutti a lieto fine. Ieri infatti esce un altro articolo, in un giornale locale, dove un dirigente della società rilascia delle dichiarazioni, dove specifica il perché è stato necessario esonerare l’allenatore: “la nostra sensazione è che Parteli stesse perdendo di mano la gestione del gruppo”. Da quello che invece trapela, sembra che proprio quel gruppo, si sia opposto alla decisione presa dalla società e che abbia posto le condizioni perché Max tornasse al suo posto.

Sorge una domanda spontanea: ma chi ha deciso di esonerare Max Parteli? E, a questo punto, su che basi?

Il Presidente Giusti aveva rilasciato la sera stessa dell’esonero un’intervista molto chiara, non mettendo assolutamente il mister sul banco degli imputati, ma concludendo anch’egli con un riferimento alla squadra: “non volevamo che la presenza del tecnico potesse diventare un alibi per i giocatori e che andassero, così, a giustificare RISULTATI che NON ARRIVANO!”.

Parteli, qualche settimana fa, era intervenuto nell’intento di giustificare questi risultati, analizzando la sua squadra, facendo nomi, cognomi e limiti, e a qualcuno le sue dichiarazione non erano piaciute. Che il fatto di averlo detto alla stampa, possa essere discutibile, e la forma fosse stata forse poco adeguata, nella sostanza quello che ha detto, rispecchia la realtà. L’intelligenza del Presidente nell’aver accettato questo modo di porsi del mister, che in qualche altro ambiente magari avrebbe anticipato l’epilogo di domenica scorsa, sta nel fatto, probabilmente, che Giusti conosce molto bene Parteli e sicuramente ha capito l’intenzione di quelle dichiarazioni, che non erano CONTRO i giocatori, ma UN RICONOSCIMENTO per quello che stavano facendo, invitando tutti, in primis i tifosi, a sostenerli in tutto e per tutto, perché stavano dando il massimo, senza mai mollare di un millimetro, senza aspettarsi sempre miracoli e mugugnare alle minime difficoltà, tra l’altro mettendosi dentro in prima persona, definendosi un allenatore di poca esperienza in categoria e con molta strada da fare. Le precisazioni di Parteli, ai diretti interessati, sembravano aver fatto rientrare il tutto, ma i risultati positivi non sono più arrivati e hanno portato all’epilogo dell’esonero.

Quando si prendono delle decisioni, per quanto giuste siano, si accontenta qualcuno e si scontenta qualcun altro. Adesso sarà importante ritrovare un equilibrio, e non sarà facile. Sicuramente le alternative non sono molte, qualcuno dovrà ingoiare il rospo e accettare il ritorno di Max o fare altre scelte, se non lo accetta, altrimenti si rischierà di creare ulteriore confusione e dinamiche poco consone alla serenità.

A questo punto, come augurio a Parteli, ai suoi ragazzi e alla società, concludiamo con uno dei motti neroverdi: “FINO ALLA FINE”! Intanto del campionato … e poi chi vivrà, vedrà!