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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Padova


Coppa Italia Veneto. La Belfiorese alza la coppa firmata, Ballarini...

Il centravanti argentino ex Visagio autore del rigore che ha sancito la vittoria veronese

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Pozzonovo-Belfiorese 0-1

Pozzonovo (4-4-2): Pavanello, Et Tahiry, Zanforlin*** (12' st Morello), Taribello* (11' st Guifo*), Boudraa; Pavan** (33' st Marian**), Loris Giordani, Polato (11' st Bortolotto), Pasetto; Rampin (21' st Bernardi), Mangeri

In panchina: 12 Malachin, 13 Bacchin

Allenatore: Massimiliano Sabbadin

Belfiorese (4-3-1-2): Berto; Fattori** (30' st Riolfi**), Bolcato, Artuso, Vignaga; Antolini***, Marconi***, De Cao, Volpara; Baltieri (36' st Ortega***), Ballarini (46' st Camparmò), Volpara (40' st Dolci***)

In panchina: 12 Tinazzo, 15 Barnaba, 16 Zopellaro*

Allenatore: Roberto Maschi

Arbitro: Michael Poto sez. aia Mestre

Assistente n°1: Luca Gibin sez. aia di Chioggia

Assistente n°2: Nicola Zandonà sez. aia di Portogruaro

Reti: 31’ pt Ballarini su calcio di rigore

Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 12 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 430 circa, 229 i paganti.

Ammoniti: Artuso, Pasetto. Boudraa e Et-Tahiry

Recupero: pt 2’ st 5'

(**) under a referto gara: *’97, **’98, ***’99, ****2000

Martellago.  Acuto Belfiorese, in una finale assai, grigia. I “black” veronesi allineano il proprio nome nell’albo d’oro delle rassegna tricolore regionale vinta nella passata edizione dalla Clodiense/Chioggia e da metà Febbraio rappresenteranno il Veneto nella fase nazionale che la opporrà al St. Georgen Brunico e alla vincente della finale (13/1) del FVG tra il Torviscosa e i triestini del S. Luigi. Una finale che non ha per nulla entusiasmato. Il calcio offerto nei 90’ + 5’ dell’extra concesso da Poto è stato avaro emozioni e di contenuti tecnici. La Belfiorese sul taccuino mette a bilancio il rigore trasformato da Ballarini, un paio di velleitarie conclusioni arginate da Pavanello più preoccupato a limitare i danni su cinque corner (a rientrare di mancino) calciati da Volpara e Baltieri. Il Pozzonovo troppo timoroso si è incaponito nel portar palla: ogni azione impostata sulla mediana non è mai sfociata prima di tre/quattro tocchi da parte dell’ispiratore di turno. Azioni che i padovani con i leziosi Pasetto e Polato non hanno mai fatto defluire in una giocata verticale e di prima intenzione. Mangeri centravanti “boa” si è dato da fare in ripiegamento, ma a 50 metri dalla porta non ha saputo garantire il peso fisico che si è trascinato per il campo. Molto sputato il “Pozzo” che non ha saputo sfruttare l’azione in apertura sulle ali, penalizzato da un palleggio confuso e condensato in un “torello” in un fazzoletto di campo, che il più delle volte ha portato i ragazzi di Sabbadin a perdere il pallone o liberarsene senza aprire l’azione in un preciso settore. Una finale per chi segue la Coppa Italia dal 1992 (un cammino a scrematura nazionale), brutta giocata singhiozzante, approssimativa e nulla nelle geometrie. Al fischio di Michael Poto, la Belfiorese a referto dopo la settimanali “manfrine” tattiche sui giocatori da impiegare conta dell’intero organico. Mister Sabbadin non rischia dal 1’ il solo Bortolotto (ex Tritium). Anche mister Roby Maschi può scegliere nell’intero mazzo. Per la Belfiorese (Belfiore d’ Adige) è la prima vetrina “Nazionale” e l’impatto con il campo motiva l’attesa. Evidente è l’attenzione e la praticità nella gestione del cuoio e nello “scarico” semplice di ogni giocatore veronese. Tocchi sicuri in attesa che la gara entri nel vivo. Il “Pozzo” che sul rettangolo di Martellago due anni fa ci lasciò le penne a favore del Lia Piave (3-1 la finale 2016), disegna uno scacchiere con alcuni punti fermi ben definiti. Tra i pali l’airone Pavanello, il quadrilatero mediano riportato a lucido dai cursori Bilal e Josè Pasetto fa leva sulla versatilità sull’estrema destra di Loris Giordani e sulle geometrie del ritrovato Polato. In avanti l’argentino Mangeri, troppo lontano dai pali di Berto e “ flash” Rampin tengono sulle spine la difesa scaligera. Belfiorese aggressiva da subito con Franco Ballarini, vertice alto pescato in ogni angolo del campo. Il “Pozzo” rilancia di rimessa ma l’azione si spegne in prossimità dei 16 metri. Il primo pericolo del match è un lungo traversone di Bolcato che Pavanello in uscita stacca in controtempo e il cuoio sfila a fondo campo tra la mano del portiere e il palo lungo. Al 25’ il portiere padovano sul 4° corner di Volpara molla la presa e innesca una piccola mischia. Il 5° calcio d’angolo lo batte Baltieri e la parabola si spegne tra i guantoni del portiere. Al 29’ dopo una lunga fase di noia e approssimazione c’è finalmente il rigore che Baltieri si crea infilando di forza i due centrali padovani. Poto che segue in verticale l’azione, non ha dubbi i allunga l’indice in direzione del dischetto. 2’ dopo dagli undici metri, Franco Ballarini di piattone destro infila Pavanello sulla sinistra. Il gol al passivo scuote il “Pozzo” che prova a far valere la maggiore fisicità. L’azione dei “bianchi” è però stroncata sul nascere dal’ordinata distribuzione delle maglie veronesi che alzano una prima barriera con i tre mediani e rendono impermeabile l’attacco alla zona tiro con una “linea a quattro” che non si sposta di un millimetro. Consegne rigide impartite da mister Maschi. Ripresa. Imperversa l’agonismo, il Pozzonovo prova ripetutamente l’entrata dai lati, senza riuscirvi. Al cross i ragazzi di Sabbadin mai si portano con la dovuta convinzione e l’alternativa in acrobazia si rivela un optional nello schema tattico. La Belfiorese ha buon gioco. Ballarini in attacco non dà riferimenti con il suo movimento laterale: tanti i palloni giocati con astuzia dall’argentino che tra falli e carambole a rasentare la linea laterale sul pressing padovano ha saputo dare respiro ai propri compagni e mantenere alto il raggio dell’azione. Al centro in questi frangenti si è prodigato Volpara. L’ex della gara non ha fatto il “diavolo a quattro” com’ è di suo costume sui terreni scorrevoli, ma nel ruolo di finta boa ha portato la difesa rivale ad abboccare la marcatura. Conclusioni a rete la ripresa ne ha fatto registrare di rado con un paio di palloni usciti in diagonale a fondo campo. Il “Pozzo” ha pure contestato Poto per un rigore non concesso, ma un giocatore che si muove e cerca di coordinare il gesto tecnico si possono amputare le braccia? Alla fine la direzione tecnica di Michael Poto è risultata efficace, ma quando in campo non c’è gioco, è inutile aggrapparsi alla direzione arbitrale, che si adegua… Il Pozzonovo che è uscito sconfitto per la seconda volta da Martellago tiri in porta ne ha indirizzato, uno… Poco per ambire al titolo. La Belfiorese si gode il successo e la rivedremo preso nella fase Nazionale.

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  Scritto da Flavio Cipriani il 06/01/2018
 

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