Sant'Anna. Luca Stragliotto: "Il calcio deve tornare alle origini"
Il nuovo allenatore della Stella Azzurra (Seconda G) si presenta: "Per ripartire si dovrà puntare tutto sulla passione"
Intervista al nuovo allenatore Luca Stragliotto a cura dell'ufficio stampa della Stella Azzurra Sant'Anna (girone G di Seconda categoria).
Mister Luca Stagliotto, benvenuto alla Stella Azzurra S. Anna. Per prima cosa, presentati ai tuoi nuovi tifosi...
«Ho un passato da giocatore con le maglie di San Fortunato, Eurocalcio e altre realtà della zona, sempre fra i dilettanti. Poi, sei anni fa, ho intrapreso il cammino da allenatore approdando a Rosà. Con i gialloneri ho fatto tutta la trafila nel Settore Giovanile, fino all'approdo in Prima Squadra a San Pietro di Rosà. Quest'anno ho allenato il Real Stroppari e adesso, con grande soddisfazione, posso dire di essere arrivato qui a Sant'Anna. Una società sana, che conosco bene e che ha sempre ben figurato. Ringrazio il presidente Paolo Bertinazzo per la fiducia, lo ripagherò con il massimo impegno: mio e dei ragazzi».
Mister, hai detto di conoscere bene la Stella Azzurra S. Anna. Quale idea ti sei fatto del gruppo?
«In attesa di incontrare di persona i giocatori e di poter condividere in gruppo gioie e fatiche di questo sport meraviglioso, posso solo affidarmi ai ricordi come quel 19 maggio 2019 in cui persi, con il San Pietro Rosà, la finale Playoff proprio contro la Stella Azzurra S. Anna. Quel giorno, amaro per me, mi congratulai con gli avversari e dissi, fra me e me: "Io questo spogliatoio prima o poi lo voglio condividere". Quindi sarà un onore per me farne parte. Le qualità tecniche dei giocatori le conosco: siamo una squadra forte, che storicamente ha sempre fatto bene e contro cui non è mai facile giocare. Penso che, senza voler "correre troppo" con le dichiarazioni, ci siano tutte le condizioni per guardare al futuro con ottimismo».
Futuro che passa inevitabilmente da quello che decideranno gli organi competenti in merito all'attuale stagione ed alla prossima. Senza minimamente sottovalutare i problemi legati alla salute ed alla sicurezza. Cosa ne pensi?
«Non mi stancherò mai di ribadire quanto sia importante il tema della sicurezza e della tutela della salute. Quello che è successo e sta succedendo mette il calcio in secondo piano, com'è giusto che sia. Le priorità sono altre, ma se vogliamo tornare alla normalità dobbiamo anche riabituarci, gradualmente e con il massimo rispetto verso tutti, a parlare di nuovo di calcio. Credo che questa stagione sia da considerarsi chiusa. Entro fine mese capiremo bene cosa avranno deciso gli organi competenti e se ci sarà la possibilità di beneficiare di ripescaggi in Prima categoria penso che la società valuterà la cosa... La rosa c'è, andrà rinforzata con qualche ritocco, ma facciamo un passo alla volta. L'emergenza Covid-19 ha mietuto vittime e causato danni al di là della nostra comprensione... Il calcio, per ripartire, dovrà puntare tutto sulla passione e sul ritorno alle origini: siamo dilettanti e allora giochiamo per diletto!».
Mister, in carriera hai lavorato molto con i giovani. In un'ottica di ripartenza, considerando la crisi economica e le difficoltà che incontreranno le società sportive, pensi di puntare tanto sulla Juniores?
«Certamente, anche se bisogna sempre mantenere il giusto mix fra giovani e "vecchi". La Stella Azzurra S. Anna ha già in rosa alcuni giovani di prospettiva, ma poter contare sulla Juniores sarà una risorsa importante insieme alla collaborazione che ci lega con il Calcio Rosà».