Mestre. Stefano Castellani, una punta con la passione per le due ruote
Il nuovo rinforzo arancionero cresciuto nell'Empoli: "Mi definirei un giocatore abbastanza duttile. Ho trovato un bell'ambiente, la squadra è molto giovane. Peccato non avere i tifosi allo stadio"
Vai alla galleriaNella foto: Stefano Castellani (immagine di Massimiliano Ciabattini).
Stefano Castellani è dunque la nuova punta del Mestre in Serie D (clicca qui).
Nato a Firenze nel 1992, dall'altro ieri veste la maglia arancionera agli ordini di mister Zecchin. Ha lo stesso cognome a cui è intitolato lo stadio di Empoli, ed è proprio nelle giovanili azzurre che ha mosso i primi passi da calciatore.
Stefano, raccontaci la tua carriera.
“Ho fatto tutto il settore giovanile dell’Empoli fino ad aggregarmi alla prima squadra. Poi sono stato a Barletta, Renate e Forlì, tutte in Serie C. In seguito ho giocato con il Porto Tolle, pertanto quella di adesso non è la prima esperienza in Veneto. Successivamente ho girato altre squadre come Sanremese e Folgore Caratese, mentre nell’ultimo anno mi sono diviso tra Aglianese e Lornano Badesse. In termini di gol, il miglior periodo fu a Scandicci, dove segnai 10 reti in 5 mesi”.
Come ti descrivi in campo?
“Mi definirei un giocatore abbastanza completo e duttile. Davanti posso ricoprire volentieri tutti i ruoli. Ultimamente sono stato punta centrale”.
Che ambiente hai trovato a Mestre?
“La squadra è molto giovane, di fatto con i miei quasi 29 anni risulto tra i più esperti. Sono venuto qui perché tutti coloro che ci erano già stati, e ai quali ho chiesto informazioni, mi hanno parlato benissimo della società. Inoltre c’è un bel gruppo, si respira un clima piacevole”.
Cosa ti senti di dire ai tifosi arancioneri?
“Che è un peccato non possano venire allo stadio. Ho sentito che in genere sono numerosi al Baracca, speriamo che questo periodo di restrizioni si risolva al più presto”.
Un soprannome che ti porti dietro in ogni squadra?
“Quasi sempre mi chiamano Caste”.
A quali campioni ti “ispiri”?
“Ora seguo un po’ meno, ma in passato Torres e Cavani”.
Tifoso della Fiorentina?
“Non tifo per nessuno. Guardo poco il calcio in televisione, mi piace solo giocarlo”.
Altre passioni?
“Gli sport estremi, specialmente le due e le quattro ruote: sia in tivù, sia nella pratica. E mi piace lo sci”.