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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Venezia


Terza Veneziana: Città di Spinea, lo sfogo di mister Sardella...

Spinea. Ne ha per tutti Mattia Sardella (nella foto) allenatore del Città di Spinea, terza categoria veneziana. Anche perché non ci sta che la sua squadra e i suoi giocatori siano additati come antisportivi e attaccabrighe. Intanto partiamo da un girone, quello di terza, anomalo ma equilibrato.

“ È un campionato molto particolare dove mi aspetto di tutto da tutti. Ormai non mi stupisco più di nulla. Nella penultima giornata giocata (nell’ultima il Città di Spinea ha osservato una giornata di riposo n.d.a.) abbiamo preso 6 reti dalla capolista Salese, mentre all’andata avevamo perso solo 2-0 e nella finale di coppa, pur avendo dominato, siamo usciti sconfitti 2-1 per un rigore inesistente, era fuori di un metro. Nell’ultima batosta abbiamo dovuto concedere quattro squalificati e schierare un allievo in campo. Altrimenti con la squadra al completo possiamo giocarcela con tutti. Vedi il penalty del città di Venezia. Non dico ci sia una persecuzione ma di sicuro c’è qualcosa di strano. In altre occasioni avrei già ritirato la squadra, ma mi costerebbe troppo. Però ho già spedito in Federazione alcune lettere di protesta. Uno degli ultimi casi per esempio. Biasini, 28 anni, lo scorso anno capitano del Maerne, al termine di una partita avvicinandosi chiese all’arbitro alcune spiegazioni sul suo modo di rivolgersi ai giocatori quando invece lui pretendeva del “lei” e si sentì rispondere con un “dai, dai vecio”.

"Tutto qui, io ero nelle vicinanze e assistetti a tutto, ebbene prese due giornate. Nella stessa circostanza ci furono comminati 80 euro di multa per la presenza non autorizzata di una persona a bordo campo. Era mio padre, presidente della società e non mi risulta che il presidente di una società possa essere considerato persona non autorizzata. Ma come questo altri casi, come quando Lombardo ha preso tre giornate per offese e linguaggio blasfemo, Gaggio quattro perché dopo essere stato espulso per doppia ammonizione provava a rientrare in campo, giusta la punizione ma così tante giornate non si erano mai viste. Il problema è che ormai tutti ci considerano dei prepotenti, per primi gli arbitri che ci penalizzano in ogni modo. Adesso ogni domenica spero che non succeda nulla. Rispetto alle squalifiche troppo pesanti, già in altre occasioni ho portato in federazione i comunicati per far notare la differenza di trattamento nelle sanzioni inflitte al Città di Spinea e alle altre società. Le mie considerazioni sono state condivise ma nulla è stato fatto.”

Prepotenti a tal punto che correvano voci sulla vostra condotta dopo aver già acquisito il posto nei play off per la finale di coppa.

“Criticano la nostra condotta? Forse perché a Pellestrina non ci siamo presentati. Ci hanno accusati di antisportività? Sono deluso e offeso. Nessuno ha mai preso in considerazione che c’erano delle difficoltà oggettive che ci impedivano di gareggiare. Sarei partito per la trasferta con solo otto giocatori della prima squadra, cinque squalificati, quattro influenzati e, non potendo contare su una juniores che non abbiamo, allievi non abbastanza grandi da essere schierati. Non si è mai trattato di non voler giocare, ma della possibilità di schierare una formazione, non saremmo arrivati nemmeno all’undici titolare, allora perché affrontare un viaggio inutile e non per le 400 euro che sarebbero servite per la trasferta, quelle sono messe in preventivo all’inizio della stagione. Poi ci credono già sicuri dei play off? Allora si ricordino tutti che tre anni fa a gennaio avevamo 12 punti di distacco dalla prima in classifica, lo Strà, alla fine vincemmo il campionato con un punto di differenza. Si da per certa la vittoria in campionato della Salese? Intanto deve arrivare alla fine e solo così noi saremmo certi dei play off, inoltre in finale comunque ci devi arrivare, e noi ci siamo riusciti. Allora sulla motivazione della protesta delle altre società che parlano di falsare il campionato se già a gennaio si conosce una delle squadre che va ai play off, posso anche trovarmi d’accordo. Però anche partendo dal presupposto che quando i miei ragazzi o la mia società prendono delle squalifiche se le tengono e basta, il regolamento della coppa lo fa la federazione ed è troppo semplice parlare dopo delle cose che non vanno, occorreva muoversi prima, ormai è troppo tardi. ”

Insomma mi sta dicendo che avrebbero potuto vincere gli altri la coppa.

“Sto solo dicendo che prima bisogna imparare a perdere, prima di saper vincere. Sono 27 anni che mio padre è nel calcio. In tutto questo tempo non aveva mai preso una sola penalizzazione e il punto inflitto per la trasferta di Pellestrina è la prima infrazione. Ci sarà pure un motivo, no? Sulla base di questo come di può affermare che siamo antisportivi? È un’offesa per me e la mia famiglia.”

Ma passiamo all’ultima domanda. Dai play off alla seconda categoria. Dopo la deficitaria stagione dello scorso anno con la retrocessione, sareste pronti al salto di categoria?

“ Abbiamo un anno di esperienza in più. Ma una cosa è certa. Dovesse arrivare la promozione allenerei i miei ragazzi a tirare i rigori. Lo scorso campionato abbiamo sbagliato 8 degli 11 rigori concessi, molti dei quali decisivi e alla fine abbiamo pagato tutti quei punti lasciati per strada”.

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  Scritto da ZZZ ZZZ il 03/03/2012
 

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