Il Trofeo Veneto di Prima si tinge di arancio-nero: Mestre campione!
S. Zeno Verona regolato 2-1 in rimonta con la doppietta di Baldan. Tutte le reti nel primo tempo
Vai alla galleriaMestre-S. Zeno Verona 2-1
Mestre: Dall’Arche, Fontolan, Di Monte, Pilutti, Pierretto, Stefanello, Chiaro, Riccato*, Bisso (42’ st Fuin), Baldan (30’ st Mazzetto****), Pasquali
A disposizione 12 Favretto **, 13 Cavazzana*** , 14 Barizza, 15 Alessandro Meneghel, 16 Martignon**
Allenatore: Luca Cammozzo
S. Zeno Verona: Petrin*, Ratti**, Cacciatori, De Pizzol, Marian Ionita, Richetti, Grigolo, Adrian Ionita (34’ st Viscione), Bertoletti, Milani(14’st Gentilin), Veronesi (7’ pt Bellotti*)
A disposizione 12 Zampieri*, 13 Berra, 14 Residori, 18 Mazza****
Allenatore: Vasco Guerra
Arbitro: Kristian Bellò sez. di Castelfranco Veneto
Assistenti: Albertin sez. di Padova e Farina sez. di Vicenza
Reti: 15’ pt Grigolo, 36’ pt Baldan, 45’ pt Baldan su rigore
Note. Serata fresca, temperatura di terreno in buone condizioni, spettatori 500 circa
Espulsi al 46’ st Fontolan e Bellotti
Recupero: pt 1’ st 4’
(***) under della finale: *’94, **’95, ***’96
Presenti alla finale il presidente del CR. Veneto Giuseppe Ruzza, il delegato regionale, Zanon, Patrich Pinton per il CR.Veneto, il segretario Borsetto, il delegato di Verona Franchi
Caldogno. Mestre, campione di Coppa… Il Trofeo Regione Veneto si tinge di arancio-nero. La serata è ideale per giocare una gara agonisticamente molto calda. Il T.R. fa gola ad entrambi i club e al via di Bellò le due squadre partono a tavoletta. Il Mestre (assenti Ciobanu e De Polo) pizzica da subito i sedici metri veronesi senza però impensierire Petrin. Dalla parte opposta il S. Zeno privo di quattro pedine nello scacchiere di mister Vasco Guerra (Martignoni, Troccoli, Gobbetti e Gentilin in panca) dà ampio risalto alle ripartenze sulle due fasce. E c’è grande lavoro per Dall’Arche che almeno in quattro occasioni nella prima frazione si è visto sbucare al limite dei sedici metri gli avanti scaligeri.
Al 14’ è il S. Zeno a dare profondità all’azione: la verticalizzazione lancia nella scorribanda De Pizzol, il mediano entra di slancio nei sedici metri ma è stoppato in scivolata da Pieretto che alleggerisce il pericolo in corner; dalla bandierina l’undici di Guerra confeziona il gol. Ratti centra forte e teso, Grigolo con astuzia arretra la propria posizione al salto, nessuno lo segue e la capocciata con i piedi che staccano sul dischetto del rigore, finisce dritta alle spalle di Dall’Arche. Il vantaggio fa da sprone all’inventiva veronese. Al 22’ sull’asse Righetti-Bertoletti il S. Zeno lancia il centravanti verso i pali di Dall’Arche che rimedia in uscita bassa e argina il pericolo. Il Mestre subisce la maggiore verve scaligera, ma quando ribalta l’azione la pericolosità di Bisso e Baldan si fa sentire. Al 25’ nel proporre l’avanzata sulla sinistra e Di Monte a imbeccare in area Bisso; la volè mancina del 41enne centravanti si spegne tra le braccia di Petrin che nell’occasione sostituisce l’infortunato Gobbetti. Il Mestre col passare dei minuti alimenta la pressione e al 36’ sull’imbeccata dalla sinistra del puntuale Di Monte, è fulmineo l’inserimento tra le maglie della difesa veronese di Baldan che insacca di prepotenza. E’ un gol che incrementa lo slancio dei ragazzi di mr. Cammozzo e al 45’, a una manciata di secondi dal riposo, un fallo in area è sanzionato con la massima punizione da Bellò. Sul dischetto si porta Baldan e l’interno destro spiazza Petrin lanciato sulla propria destra.
Nel secondo tempo la finale non attenua il ritmo e ogni giocata diventa elettrica. Si gioca a nervi tesi, ma Bellò riesce a guidare il match sul binari della cavalleria. Il Mestre a singhiozzo fa capolino un paio di volte dalle parti di Petrin, mentre i ragazzi di Guerra chiamati recuperare lo svantaggio abbassano il baricentro, concedono troppo spazio al fraseggio arancio-nero senza alimentare il pressing. Mister Guerra decide così di osare e lancia nella mischia Gentilin. Al 23’ grave malinteso al limite dei sedici metri mestrini: Dall’Arche esce dai pali per recuperare l’alleggerimento di Pieretto, il cetrale esagera nell’appoggio che si rivela un assist per il S. Zeno, ma il pallone esce dalla sagoma della porta e Dall’Arche rientrato velocemente tra i pali si piazza sul primo montante e fa suo il cuoio. Negli ultimi 10’ di gara il S. Zeno da tutto e al 41’ è da favola l’azione che libera Gentilin davanti a Dall’Arche; il n° 16 veronese sulla corsa cerca la coordinazione per sferrare il tocco di esterno desto e infilare il portiere sul palo lungo, ma Dall’Arche è un giaguaro e l’occasione del pareggio sfuma davanti possente uomo in giallo veneziano. Il pubblico rumoreggia perche vede sfumare l’extra, ma nel contempo esplode lo stupore quando Bellò si accascia a terra con i crampi. Un siparietto che ha divertito i quasi 500 presenti… Il Mestre dopo 4’ di recupero gioisce tra i propri tifosi e alza il trofeo che ha cercato con ostinazione e impegno.
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