Terza Veneziana: Borbiago, l'analisi del presidente Martin...
Mira. Dopo il Marchi Marano andiamo a sentire la voce di un’altra realtà di Mira. Parola a Renzo Martin (nella foto) presidente del Borbiago società che milita in terza categoria veneziana, navigando nelle zone basse della classifica. Presidente non può essere soddisfatto del campionato che state disputando.
“ Non sono soddisfatto ma diciamo che avevamo messo in preventivo questa situazione. La squadra quest’anno è fatta prevalentemente dalla juniores dello scorso anno, quasi all’80%. Ma ci auguriamo che nel girone di ritorno le cose possano andare meglio. A mio giudizio il livello di questa terza categoria è abbastanza omogeneo. Se escludiamo la Salese che fa un campionato a parte, tutte le altre squadre si equivalgono. Anche noi ci siamo sempre giocati le partite a pari a pari e se avessimo qualche punto in più non ci sarebbe nulla da recriminare. Invece ci troviamo a 10 punti al quint’ultimo posto. Stiamo pagando lo scotto del salto di categoria per i nostri juniores che per la prima volta affrontano una terza fatta da giocatori di esperienza. I nostri ragazzi sono cresciuti nel settore giovanile del Borbiago, dai piccoli amici alla juniores. Nelle loro categorie ci hanno sempre dato grosse soddisfazioni raggiungendo le finali. Come quando erano giovanissimi e allievi. Adesso dobbiamo solo aspettare che crescano, che maturino e prima o poi otterranno ottimi risultati. Ci sono e noi ci crediamo.”
Ma dove possono arrivare questi giovani?
“ La seconda categoria è l’obiettivo primario. Infatti la nostra società ha sempre militato tra seconda e terza e non abbiamo ambizioni per andare oltre. Una seconda per poi tentare di mantenerla. Non ci sono le condizioni economiche per andare oltre, quindi, noi puntiamo decisamente sullo sviluppo del settore giovanile. Abbiamo quasi tutte le squadre dai piccoli amici agli allievi. Quest’anno non abbiamo schierato la juniores, primo perché impegnati tutti in terza, poi per mancanza di nascite in alcuni anni. Comunque 120 ragazzi che da questa stagione militano nella nostra scuola calcio assistita dal Calcio Padova. Siamo diventati una delle sei società assistite dal Padova delle sue 50 affiliate. E di questa collaborazione si vedono subito i risultati. I nostri allenatori una volta alla settimana vanno a Padova per seguire dei corsi di perfezionamento. Una volta al mese un tutor euganeo visita i nostri campi di gioco per seguire i nostri tecnici. Ovviamente stiamo parlando in prospettiva perché puntiamo a risultati tecnici a medio lungo termine. Ma già adesso possiamo vantare l’unica realtà sul territorio che possa dire di collaborare con una società professionistica. Cosa che da alla nostra offerta per i giovani un plus valore, un valore aggiunto. Non potendo contare su grandi qualità economiche ovvio che optiamo per il settore giovanile.”
Con Davide Bacchin, presidente del Marchi, abbiamo affrontato un lungo discorso sul futuro del calcio a Mira. Lei cosa ne pensa?
“Sono stato tra coloro che hanno sofferto per la scomparsa del calcio Mira. Anche perché l’esistenza di una grande società sul territorio non preclude la convivenza con piccole realtà. Noi presidenti dei sodalizi miresi ci conosciamo, ci stimiamo e siamo diventati tutti amici, riconoscendo il nostro valore sociale sul territorio. Ma se avesse continuato la sua opera una squadra professionistica come il Mira di un tempo, sicuramente tutti noi avremmo avuto una corsia preferenziale per i nostri settori giovanili. Ma in riviera dopo aver convissuto per molti anni con il professionismo molte persone avevano perso un’abitudine essenziale per chi fa calcio a questi livelli: fare del volontariato. Noi siamo tutti volontari, se mancano questi per continuare è dura, mentre a Mira ultimamente nessuno faceva niente per niente, mentre il volontariato sopperisce alla mancanza di soldi. Mettiamoci le difficili condizioni economiche e il gioco è fatto.”