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Edizione provinciale di Rovigo


Rincorre l'arbitro per avere spiegazioni. E lui si rifugia in caserma!

Il mister del Salara rincorre l'arbitro in buona fede. Ecco la replica dell'allenatore e la sua versione dei fatti...

UNa notizia di quelle virali che fa il giro del web. Addirittura la Gazzetta dello Sport l'ha ripresa nella giornata odierna.
CLICCATE QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO DELLA GAZZETTA DELLO SPORT.

Noi abbiamo la replica da parte del mister che ricostruisce, secondo il mister del Salara la vera versione dei fatti.

Quello che è successo domenica 23 marzo 2014 presso gli impianti sportivi di Adria in un incontro di calcio dilettantistico tra S.VIGILIO ADRIA e SALARA, 2 squadre che militano nel girone H di seconda categoria, ha dell'incredibile.

Mi identifico, sono Giuseppe Sartori, allenatore del Salara calcio da qualche settimana e domenica scorsa mi sono trovato immerso in una situazione a dir poco vergognosa e irrispettosa nei miei confronti, nei confronti della mia società e nei confronti della società ospitante che avrebbe potuto vincere la partita anche senza il favoritismo del direttore di gara, se così si può definire, il signor Rocco Borrello che secondo me era in malafede. 
Inizia tutto al 35 minuto del primo tempo quando in uno scontro di gioco il mio capitano Marco Zesi viene colpito al volto da un avversario; si accascia al suolo e comincia a perdere sangue dalla bocca e dal naso. Preoccupati dalla situazione richiamiamo l'attenzione del direttore di gara che vedendo il capitano in quelle condizioni lo invita ad uscire senza sospendere momentaneamente il gioco. La situazione era alquanto imbarazzante poiché il Zesi riusciva stentatamente con l'aiuto di un compagno a raggiungere la propria panchina e l'arbitro nonostante monitorasse la cosa continuava a far proseguire il gioco. Arrivato nei pressi della propria panchina il capitano é stato soccorso prontamente dal nostro massaggiatore che preoccupato gli é corso incontro entrando in campo per non più di 5 metri con la palla dalla parte completamente opposta del campo. A quel punto il direttore con molta arroganza é intervenuto dicendo al nostro massaggiatore di uscire immediatamente dal campo! Ma come si poteva, dico io, lasciare una persona con sangue ovunque in viso abbandonata lì sul terreno di gioco senza soccorrerlo? La cosa mi é sembrata disumana. Non contento il direttore ha espulso dal campo il massaggiatore perché ha prestato le cure al giocatore piuttosto che uscire, e ripeto a gioco ormai fermo. A questo punto sbalordito dalla sequenza degli eventi e con la testimonianza della panchina ospite edi tutti i presenti, mi sono permesso di chiedere al direttore con molta educazione e compostezza il motivo dell'espulsione del nostro massaggiatore e dopo avermi puntato il dito contro mi é stato detto di tacere altrimenti sarei stato espulso pure io. La mia replica non é stata altro che:"Se lei pensa che io debba essere allontanato semplicemente per chiederle una spiegazione allora lo faccia pure". Così la brillante idea di allontanare anche me sotto lo stupore di tutti i presenti al campo. Nella pausa tra i 2 tempi ho cercato di avvicinarmi al direttore per chiedere spiegazioni ma invano e con molta prepotenza sono stato allontanato. Mi sono sentito davvero umiliato da questo atteggiamento arrogante quando io chiedevo umilmente una semplice spiegazione. Così ho seguito il secondo tempo da fuori campo. A metà del secondo tempo la mia squadra dopo un'azione manovrata é andata in gol del tutto regolare con Fioravanti che colpendo di testa insaccava in rete. Nessuna protesta da parte degli avversari e convalida del goal da parte dell'arbitro che dopo alcuni istanti ritornava sulla sua decisione e annullava la rete. I miei ragazzi stavano ancora esultando e gli avversari raccogliendo la palla da in fondo alla rete quando allibiti tutti da quella decisione abbiamo chiesto spiegazioni in merito e la risposta del direttore é stata una risata in faccia dicendo:" Non potevo fischiare 2 falli". Mi dite se si può accettare una risposta e un atteggiamento del genere? A fine partita nel rientrare negli spogliatoi la ciliegina sulla torta sventolando cartellini rossi a destra e a manca!

Stupiti ma rassegnati da questo atteggiamento arrogante e vergognoso ci siamo chiusi nel nostro spogliatoio per evitare situazioni spiacevoli! Alla consegna dei documenti serviva la firma del referto da parte di un dirigente e così il presidente nel nome di Bonfatti Massimo si é presentato per il ritiro dello stesso ma il direttore si rifiutava di consegnarglielo in quanto gli riferiva che anche lui era stato allontanato. Stupore da parte di tutti nuovamente quando invitava il nostro capitano nel suo spogliatoio ma il nostro capitano si stava facendo ancora curare ed era ancora senza vestiti. Con ulteriore arroganza il direttore gli diceva di sbrigarsi perché erano già 5 minuti che aspettava! Allora per cercare di smorzare gli animi mi sono messo in mezzo cercando di tranquillizzare il direttore che mi sembrava alquanto agitato. Ma ho ricevuto solo prepotenza nei miei confronti dicendomi di star zitto con tono molto minaccioso. Così ho preferito lasciare lo spogliatoio e allontanarmi senza proferire parola! All'uscita del direttore mi sono avvicinato molto educatamente chiedendo se gli potevo rubare un minuto ma ho ricevuto solo uno scherno di risata! Così, pensando fosse preso dal panico, l'ho lasciato salire in macchina e andarsene ma poiché non ero sereno per quanto accaduto ho deciso di procedere per un po' nel suo percorso di rientro e ho cercato di invitarlo a fermarsi facendogli vedere che ero io ma senza alcuna minaccia, preciso senza alcuna minaccia! Infatti durante le fermate ai vari semafori non mi sono mai permesso di intervenire anche se avrei potuto ma la mia intenzione era quella di un dialogo, semplicemente un dialogo, una spiegazione. Mi chiedo ma perché una persona deve fuggire così sfacciatamente se si é comportata correttamente? Era una semplice partita di calcio e non capisco tutto questo protagonismo. Credetemi: ero troppo frastornato da tale situazione che non riuscivo ad accettare di non aver risposta; cosi ho continuato a seguire il direttore senza mai infastidirlo nella speranza che prima o poi si fermasse. Arrivati nei pressi della caserma dei carabinieri di Piove di Sacco il direttore si é fermato cercando rifugio all'interno e io mi sono a quel punto fermato davanti alla caserma perché non avevo nulla da nascondere e temere per il mio atteggiamento bonario. All'interno della casema i carabinieri dopo aver ascoltato le parti hanno chiesto al signor Borrello se ci fossero state delle situazioni tali di pericolo nei suoi confronti da parte mia da esporre denuncia ma il Borrello rispondeva di no! La cosa che mi ha lasciato basito é stato il suo negare la sua arroganza e il suo non avermi voluto dare spiegazioni al campo. Infatti lui in caserma ha affermato di essere stato disponibile nei pressi degli impianti sportivi a darmi qualsiasi spiegazione, cosa assolutamente non vera e testimoniabile anche dalla squadra e dal mister avversario.

A questo punto chi al mio posto penserebbe che il signor Borrello non era in malafede? Cosa dovevo fare, accettare un'ingiustizia tale e far finta di nulla? Accettare come mi aveva detto il signor Borrello 2 giornate di squalifica piuttosto di 5 mesi per cosa poi!!! Per aver chiesto educatamente spiegazioni? Ma noi mister chi ci difende! Chi ci tutela!

Dobbiamo solo accettare la prepotenza di chi usa il potere solo perché ce l'ha per 90 minuti? Se queste sono le regole del calcio ed il rispetto allora io non ci sto più! Durante la settimana si lavora duramente al campo e dedichiamo noi tutti, atleti, dirigenti e mister del tempo ad uno sport immensamente bello ma che con questi atteggiamenti perde i suoi valori. Ora mi ritrovo dopo l’uscita del comunicato odierno squalificato fino al 30 giugno 2014 e dovrò seguire i miei ragazzi da una tribuna o da non so dove! La decisione della giustizia sportiva mi ha condannato senza chiedersi il perchè un mister abbia potuto insistere così tanto nell’avere una semplice spiegazione. Il mio messaggio spero serva almeno a far portare un po' più di rispetto anche a noi mister da parte dei direttori di gara! Mi sono preso l'impegno di seguire il salara fino a fine stagione e forse dovrò farlo da lontano dal rettangolo di gioco ma lo porterò comunque a termine!

Poi visto questa ennesima delusione umana ho deciso di lasciare il calcio poiché non ha senso tornare così delusi da una partita ma non per il risultato finale bensì per la poca umanità ed educazione di alcune persone che secondo il mio modesto parere lo stanno rovinando a causa del potere che hanno! Nel comunicato odierno e in quelli immediatamente precedenti leggo di atleti che sputano, offendono, strattonano, bestemmiano nei confronti di avversari e direttori di gara e se la cavano con 3 o al massimo 5 giornate. Io che non ho fatto nulla di tutto questo mi ritrovo con una sanzione di mesi. Vi sembra la soluzione migliore questa? A me decisamente no!!!!

Oltre al mister nella vita di tutti i giorni sono un insegnante, un insegnante speciale che dedica il suo tempo ai bambini diversamente abili per tutta la settimana e ogni sera mi fermo a riflettere su cosa avrei potuto far meglio e su cosa possa migliorare magari semplicemente per ricevere un sorriso il giorno dopo da un bambino che non è fortunato quanto tanti altri. Allora mi chiedo: ma anche un direttore si fermerà a riflettere sul perchè un mister chiedeva semplicemente una spiegazione?

Busserò qualsiasi porta, qualsiasi redazione per farmi ascoltare e perchè queste mie parole siano visibili al mondo; sono disponibile a qualsiasi chiarimento perchè io domenica ero al campo per fare il mister e non il delinquente per come invece sono stato giudicato. 
Sono nel calcio da quando ho 6 anni e alleno da 8/9 e a parte qualche squalifica di una settimana o due per proteste o fuoriuscita dalla mia area tecnica che nella maggior parte dei campi dilettantistici si limita a qualche centimetro o poco più, non mi era mai successo di ricevere una umiliazione tale non solo a livello sportivo ma soprattutto a livello morale e personale. Pertanto ribadisco che mi batterò perchè queste mie parole vengano lette da tutte le persone che vivono nel calcio e non solo, perchè diano e pretendano rispetto, sempre. Se la giustizia sportiva vorrà condannarmi ulteriormente lo faccia pure, io mi ritengo una persona corretta che non scappa e non fugge se mi sono comportato correttamente e disponibile sempre a dare una spiegazione.

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  Scritto da Redazione Venetogol il 28/03/2014
 

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