Storie di calcio. Le prime 500 panchine di mister Michele Furlan
Domenica da ricordare per il tecnico del Fossalunga (Prima F)
![](https://www.venetogol.it/immagini/VE_immagini/foto/big/006953Fossalunga, mister Michele Furlan.jpg)
Nella foto: Michele Furlan, condottiero del neopromosso Fossalunga, squadra rivelazione del girone F di Prima categoria (foto Nalmar).
FOSSALUNGA DI VEDELAGO (TV). 500 panchine e non dimostrarle. Sarà una domenica memorabile per Michele Furlan, 48 anni a luglio, che dopodomani con il Fossalunga (girone F di Prima categoria) raggiungerà il mezzo migliaio di partite in 15 anni di carriera da allenatore.
Cresciuto nel settore giovanile del Vedelago (il suo paese), ha giocato come centrocampista con Salvarosa, Resana, Istrana, San Marco Resana, Pellizzari Vedelago, Paese e San Floriano, vincendo in tutto cinque campionati. L’avventura in panchina è iniziata dopo la quinta giornata della stagione 1998/1999, quando viene esonerato il mister del San Floriano. Furlan, all’epoca giocatore 32enne in forza ai castellani, appende gli scarpini al chiodo e passa alla guida tecnica in Seconda categoria (non gli piaceva l’idea del player-coach). Debutta con sei vittorie consecutive, che tolgono qualsiasi dubbio al presidente Sergio Soligo in merito alla sua permanenza.
Rimarrà a San Floriano quattro anni, per poi allenare Treville (Seconda), Riese (Prima), Paese (Seconda), ancora San Floriano (Prima, dove “compie” 200 panchine proprio all’ultima giornata), Istrana (Promozione), Godigese (Prima) e nelle ultime tre stagioni a Fossalunga, club neopromosso in Prima categoria. Conserva ancora tutte le formazioni schierate in 499 incontri, conditi da 217 vittorie, 158 pareggi e 124 sconfitte, e da un’unica espulsione (quest’anno contro il Caerano per aver detto «era rigore!» all’arbitro).
«Il calcio l’ho sempre vissuto come una passione, un passatempo», precisa Michele Furlan, «Per me è un mezzo per socializzare, molte amicizie sono nate proprio sul rettangolo verde. Continuo ad avere rapporti idilliaci con tutti, i giocatori con cui non sono andato d’accordo si contano sulle dita di una mano. Ho amicizie indissolubili con 7-8 mister che allenano anche fuori provincia e con i quali c’è un aiuto reciproco quando ci sono dei problemi: queste per me sono le cose più importanti degli ultimi 15 anni. Gli orari di lavoro non mi permetterebbero di allenare, ringrazio mia moglie e le mie due figlie perché mi consentono ancora di farlo chiudendo un occhio sul mio tempo via da casa».
Fondamentale il feeling con la squadra. «Penso che i giocatori abbiano dato tanto grazie al buon rapporto con me. In campo raramente urlo, non ha senso sgridare un ragazzo davanti a tutti, le cose vanno dette nell’intervallo». C’è un mister a cui si ispira? «Non ho le capacità per ispirarmi a lui, ma come stile apprezzo Ancelotti perché ha ottenuto tanto senza fare l’urlatore. Oltre a Mourinho, da buon interista. Modulo preferito? Non amo il 4-4-2, preferisco il 4-3-1-2 e il 4-2-3-1. Se ho la figura del trequartista, la uso; comunque mi adatto». La pagina più bella? «Ogni annata ha avuto i suoi bei momenti, come la sorprendente salvezza in Promozione con l’Istrana. Guardo sempre al prossimo traguardo: vorrei tanto che domenica, con l’Altivolese Maser, i giocatori mi regalassero i tre punti per avvicinarsi alla salvezza, traguardo che per il Fossalunga sarebbe molto più importante della promozione dell’anno scorso».
![](https://www.venetogol.it/image.php?image=/immagini/VE_immagini/fotoautori/Vgol 02.jpg&width=80)