Seconda R nel "ghetto" tutto bellunese. Addio calcio regionale...
Da Auronzo sino a Pedavena, da Cortina a San Vittore, da Mugnai di Feltre all\'Alpago. La nuova geografia del girone R di Seconda fa discutere e non poco...
(di Mattia Capraro)
Una Terza Categoria bellunese che non ha senso alcuno e la Seconda R che sta prendendo, anzi ha preso, la stessa piega…Quindici compagini bellunesi, tutte nello stesso girone; prima o poi doveva succedere si è sentito dire, ma la cosa ha poco senso e i motivi sono lampanti. Intanto dal punto di vista del regolamento, non è la Seconda Categoria un campionato di stampo regionale? Basta il Tarzo Revine Lago a dare il connotato d’oltre provincia ad un girone? Direi proprio di no e poi, perché proprio il Tarzo Revine Lago? Perché sta a metà strada tra l’uscita del Fadalto e il passo San Boldo? E per San Vittore, Juventina e Monte Tomatico non sarebbe stato meglio un Valdosport? A parte le piccolezze, andiamo sul concreto. Auronzo – Boscherai di Pedavena, distanza da Serie D piuttosto che da Seconda Categoria. Cortina – San Vittore? Stessa cosa…partenza ore 10.00 del mattino?
Poi un motivo morale o etico. La Provincia di Belluno, demograficamente scarna, ma territorialmente la più grande d’Italia con tante “zone” diverse; si va dal Cadore, all’Ampezzano, al Feltrino, passando per l’Alpago e la Valbelluna e, meno male, si fa per dire, che l’Agordina è ancora in Terza Categoria. Territori diversi, clima diverso, problematica comunque non risolta…Per le bellunesi è sempre stato un orgoglio affrontare le trevigiane, un motivo di miglioramento, di crescita e una motivazione in più per misurarsi con realtà vicine ma calcisticamente più pronte in mentalità e organizzazione. La Seconda R tutta bellunese può diventare una risorsa per la nostra Provincia? Personalmente non credo e i motivi sono stati elencati. Sa molto di “ghetto” questo raggruppamento, ma almeno, si abbatteranno le dicerie sulla differenza da sempre esistente, ma mai provata sul campo, di un girone R che era qualitativamente e quantitativamente più scarso e un girone Q più equilibrato, tecnico, con maggior influenza trevigiana. Sarà così? Staremo a vedere, salvo ripensamenti in Figc, salvo il ridisegnare una nuova geografia del raggruppamento, cosa improbabile ma non impossibile a metà Agosto…Le società dovranno farsi sentire a breve se vorranno concretizzata una minima speranza di revisione dei gironi. La sostanza, però, è che i gelidi inverni cadorini sfideranno le nebbiose colline feltrine, il calcio “frazionale” bellunese incontra il calcio “frazionale” di Feltre. Le piazze più popolose dovranno difendere il loro blasone all’interno della Provincia e tutto si farà in casa. Niente più “spauracchi trevigiani”, ma un nuovo, anzi vecchio, mondo bellunese…peccato…